Ex M5S Pomezia: su fine vincolo due mandati, solo opportunismo

L'ex pentastellato Fucci racconta che Bonafede gli disse: "Dal fare più di due mandati come chiedi tu a diventare come Fassino il passo è breve"

immagine dalla pagina Fb di Fucci

“Di Maio è in stato confusionale, solo a dicembre diceva che i due mandati non sarebbero mai stati toccati, ora invece, dato che le cose vanno male, rimette tutto in discussione. E’ un peccato perché a un ministro si richiede lucidità, lui invece sembra in stato confusionale”. Ad accusare il vicepremier di poca coerenza è Fabio Fucci, ex pentastellato ed ex sindaco di Pomezia, oggi consigliere della Lista civica ‘Essere Pomezia”, che in un’intervista a “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, commenta così l’ipotesi di eliminare il vincolo del doppio mandato per i consiglieri comunali del M5s.

“Io nel 2011 fui eletto consigliere con il M5s, dopo un anno ci furono nuove elezioni e fui eletto sindaco sempre col M5s – ha ricordato Fucci – La legislatura da sindaco si è interrotta prima per le dimissioni dei consiglieri M5Ss, dopo che avevo annunciato di volermi ricandidare alle elezioni successive. Che le cose andassero bene a Pomezia non ero io a dirlo, ma ero lo stesso M5s che mi portava in tour elettorale come modello di buona gestione. Io ho fatto diverse campagne elettorali con Di Maio. Chiedevo solo di darmi l’opportunità di potermi presentare nuovamente agli elettori di Pomezia per un altro mandato da sindaco e questo mi è stato negato”.

Secondo Fucci il cambio di linea del Movimento si deve solo a “ragioni di opportunismo”

“Io alle ultime comunali mi sono candidato con due liste civiche, abbiamo preso il 27%. Ora anche il M5s apre alle liste civiche. Ma mi devono spiegare cosa intendono per liste civiche ‘vere’, la nostra può essere considerata vera? Ci vuole sempre rispetto per i movimenti civici. Quello che sta facendo ora il M5s è per ragioni di opportunismo. Quando andai a parlare con Bonafede, che era il responsabile degli enti locali, gli dissi: ‘non potete considerare il mandato dei consiglieri comunali, soprattutto dei piccoli comuni, come un privilegio, piuttosto è un sacrificio’. A Pomezia c’è un gettone di 50 euro lordi per ogni seduta del consiglio. Lui mi rispose: ‘Dal fare più di due mandati come chiedi tu a diventare come Fassino il passo è breve. E poi aggiunse: non si può vincere per forza”.

 

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