“Ad oggi rischiano di chiudere circa il 60% delle imprese che offrono servizi di noleggio con conducente, una crisi che potrebbe creare tensioni sociali importanti, visto che le rivoluzioni, molte volte, sono iniziate per fame e siamo molto vicini a quel punto”.
Sono dichiarazioni durissime quelle rilasciate a Radiocolonna da Giulio Alosi, dirigente dell’Anitrav-NCC, l’Associazione Nazionale Imprese Trasporto Viaggiatori.
Com’è dura la situazione delle imprese che offrono servizi di noleggio con conducente, schiacciati dallo stop del turismo e dei servizi per l’emergenza Covid ma dimenticati quando si parla di turismo e mobilità.
“La nostra categoria è la prima colpita dalla crisi e sarà l’ultima a uscirne. I problemi sono iniziati a gennaio, con la cancellazione di tanti servizi legati al turismo, che nel caso degli NCC vengono pianificati con largo anticipo. Gli autisti saranno gli ultimi a uscirne perché gli effetti della crisi del turismo internazionale si vedranno in differita – spiega Aloisi – non siamo i soli ad essere stati colpiti, perché il dramma riguarda anche bus turistici, tour operator e taxi, che tuttavia hanno il servizio urbano come scialuppa di salvataggio”
Aloisi, poi, accusa il governo di parlare di turismo senza menzionare mai NCC e autisti dei bus turistici.
“In passato abbiamo proposto degli emendamenti in parlamento, appoggiati da Lega e Forza Italia in cui chiedevamo una liquidità a fondo perduto, ma che non sono passati. Nonostante ci sia come notizia positiva lo stop ai leasing e ai mutui, oggi siamo costretti a chiedere prestiti che aggraverebbero ulteriormente la nostra situazione.”
L’ultima stilettata di Aloisi ha un destinatario ben preciso. “L’Agenzia delle Entrate sembra che viva su un altro pianeta – conclude – perché parlare di tasse in arrivo per le partite iva è una follia assoluta”.