Femminicidio Roma/ Manuela Petrangeli uccisa da un colpo fatale al cuore

L'ex Gianluca Molinari non risponde al gip

Sono due i proiettili, esplosi a breve distanza, circa un metro, ad aver colpito Manuela Petrangeli, la fisioterapista 51enne uccisa giovedi’ scorso in zona Casetta Mattei, a Roma. E’ quanto emerge, secondo quanto si apprende, dai primi risultati dell’autopsia eseguita, questa mattina, all’istituto di medicina legale di Tor Vergata. Uno dei colpi sparati con il fucile a canne mozze l’ha ferita a un braccio, l’altro – mortale – l’ha raggiunta al cuore.

Intanto, Gianluca Molinaro, l’uomo che ha sparato e ucciso l’ex compagna Manuela Petrangeli lo scorso 4 luglio in via degli Orseoli, a Roma, durante l’udienza di convalida del fermo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nel corso dell’interrogatorio di convalida, questa mattina nel carcere di Regina Coeli, Molinaro non ha risposto alle domande del Giudice per le indagini preliminari. Le accuse contestate all’uomo dai pm del pool antiviolenza, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, sono di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi. Molinaro, con precedenti e difeso dallo studio legale dell’avvocato Eleonora Nicla Moiraghi, dopo l’omicidio si era costituito in una caserma dei carabinieri consegnando il fucile a canne mozze con cui aveva sparato alla ex compagna. “Al termine dell’udienza il Gip ha riservato la decisione, per cui siamo in attesa del deposito del provvedimento con cui decide sulla convalida del fermo e contestualmente sull’applicazione della misura cautelare formulata dalla Procura”, ha spiegato ad “Agenzia Nova” l’avvocato Eleonora Nicla Moiraghi, che difende Molinaro. “Da quando è stata formulata la richiesta di convalida, il Gip può sciogliere la riserva entro 48 ore”, ha concluso.

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