Frana Ischia: 15 case colpite, 1 morto e 11 dispersi a Casamicciola

Oggi saranno avviate anche le attività di rilevazione sugli edifici. Musumeci, piano nazionale per il clima

Resta di una vittima, 11 dispersi, 4 feriti e 167 sfollati il bilancio riferito dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba, al termine della riunione del Centro coordinamento soccorsi che si è svolto in Prefettura per fare il punto sulla situazione a Casamicciola colpita dalla frana nella prima mattinata di ieri. Le abitazioni coinvolte dalla frana dovrebbero essere 15. I dispersi dovrebbero essere i componenti di 2 nuclei familiari e ci dovrebbero essere almeno 2 minori.

La giornata di oggi proseguirà con le ricerche dei dispersi ma saranno avviate anche le attività di rilevazione sugli edifici e sui contatori per verificare la presenza o assenza di corrente elettrica.

Per quanto riguarda gli sfollati già nella serata di ieri sono stati tutti sistemati tra strutture alberghiere o sistemazioni autonome.

“Il governo è pronto in qualunque momento ad adottare le misure necessarie per far fronte all’emergenza. Il nostro dipartimento ha già predisposto il documento per dare il via libera ai primi stanziamenti in deroga”. Ad affermarlo, in una intervista al Messaggero, il ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare Nello Musumeci. Si parla “di diversi milioni per un primo intervento. Dopodiché ci sarà un’attenta ricognizione per elaborare una stima dei danni e varare un impegno finanziario maggiore, che tenga conto anche dei necessari interventi di prevenzione strutturale. La priorità, in questo momento, è la ricerca dei dispersi”. “Nel 2019 – afferma ancora il ministro – contro il dissesto sono stati stanziati 11 miliardi. Il problema non è tanto la mancanza di risorse, quanto piuttosto la disomogeneità del loro utilizzo e la polverizzazione delle competenze sul tema. Mancano coordinamento e programmazione: la mano destra non sa cosa fa la sinistra. E le priorità degli interventi non sempre vengono rispettate. Una cabina di regia sarà uno dei principali obiettivi a breve termine del governo. Purtroppo – prosegue – la vulnerabilità del territorio è nota da decenni: tutta l’Italia è un teatro di grande fragilità, da questo punto di vista. Ma se manca una corretta lettura del territorio, o se a questa non seguono adeguati interventi strutturali, continueremo a inseguire le emergenze”. Urge perciò “un piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, perché i mutamenti del clima non possono più essere trascurati. Un piano è stato avviato nel 2016 e presentato informalmente nel 2018, ma ancora non è stato approvato”.

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