“Fuori la Russia dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu”: la richiesta del G7

Per approvare la sospensione serve la maggioranza dei due terzi dei Paesi votanti (dei 193 membri delle Nazioni Unite): nella bozza di risoluzione, tra i co-sponsor c'è anche l'Italia

Il G7 chiede la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Lo si legge in un comunicato.

Per approvare la sospensione della Russia dal Consiglio serve la maggioranza dei due terzi dei Paesi votanti (dei 193 membri delle Nazioni Unite): nella bozza di risoluzione – tra i co-sponsor c’è anche l’Italia – si chiede di “sospendere il diritto di Mosca di far parte” dell’organismo Onu esprimendo “grave preoccupazione per la crisi umanitaria e la crisi dei diritti umani in Ucraina, in particolare le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte della Russia”.

Dall’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio, l’Assemblea Generale ha adottato due risoluzioni promosse dagli occidentali: la prima (che ha ottenuto 141 voti a favore) denuncia Mosca per l’aggressione, la seconda sulla situazione umanitaria (140 i sì).

In questo caso la situazione è più delicata. Le fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro – riferisce l’Ansa, pur dicendosi “fiduciose” di ottenere i voti sufficienti per la sospensione, fanno sapere che non si aspettano di avere il livello di supporto dei due documenti precedenti. Mentre un’altra fonte spiega che in questo caso non interessa tanto raggiungere grandi numeri ma il risultato, ossia vedere la risoluzione approvata. Solo cinque Paesi hanno votato contro i testi precedenti: Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria ed Eritrea. Mentre gli astenuti sono stati rispettivamente 35 e 38 (tra cui la Cina). In questo caso le attese sono un maggiore numero di astensioni. La Russia, intanto, ha sponsorizzato stamattina una riunione informale del Consiglio di Sicurezza per discutere ancora una volta la questione dei presunti laboratori biologici. Usa e Gran Bretagna l’hanno disertata.

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