Un pezzo di Oriente al centro di Roma. E’ il giardino giapponese dell’Orto Botanico, piccolo gioiello che cerca di riproporre l’equilibrio che c’è in natura tra acqua, pietra e vegetazione. E’ visitabile quotidianamente, ma se si vuole una visita guidata bisogna telefonare all’Orto Botanico e chiedere informazioni su giorni e orari.
Migliaia di persone hanno approfittato durante questo week end delle spiegazioni date dai botanici dell’Orto sulle specie arboree ospitate in questo angolo di verde e sulla sua storia. Un’iniziativa voluta dall’Università La Sapienza e dall’istituto giapponese di cultura.
Secondo il sito Musubi.it, il giardino “è ricco secondo la tradizione di giochi d’acqua, con una ridente cascatella al centro, due laghetti e quella che viene definita nelle didascalie una pagoda. Ma che assomiglia piuttosto ad un gazebo, essendo una struttura ad un solo piano aperta verso il lato del giardino, che permette di sostare nella contemplazione oppure, affacciandosi alle finestre prive di alcuna barriera – che sia vetro o carta oleata secondo la tradizione orientale – di contemplare il panorama di Roma, ancora impressionante nonostante tutte le recenti brutture che ne hanno deturpato l’immagine millenaria.
L’architetto Ken Nakajima, con la sensibilità che lo ha contraddistinto anche nell’altra sua opera romana (il giardino dell’istituto giapponese di cultura) non ha voluto introdurre eccessivi elementi esotici e non ha voluto privilegiare alcunché, alternando essenze giapponesi a quelle locali, quelle sempreverdi alle caducifoglie“.