Giornata della pasta: con la crisi torna quella fatta in casa

Secondo Coldiretti a settembre quasi una famiglia su tre, il 24,6% in più rispetto all'anno scorso

In quasi una famiglia su tre (29%) si prepara pasta semplice o ripiena fatta in casa con un ritorno del fai da te spinto dal caro bollette e dall’inflazione, con penne e spaghetti sono aumentati del 24,6% a settembre 2022 rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del World Pasta Day che si festeggia il 25 ottobre.

Con il caro-pasta scatenato dalla crisi energetica si registra un ritorno al passato confermato dal boom di pubblicazioni, chat su internet e trasmissioni televisive e corsi di cucina dedicate alla preparazione di pasta fatta in casa. Dalle tagliatelle ai tortellini, dalle lasagne ai ravioli la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione.

Non è un caso che la macchina impastatrice sia entrata nel 2021 a far parte del paniere Istat per misurare il costo della vita. Si cercano le farine degli antichi grani storici italiani e sempre di più le confezioni di pasta che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano nazionale le cui vendite sono aumentate del 14% in valore nei primi cinque mesi del 2022, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea. Per acquistare la vera pasta Made in Italy 100% occorre scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”. Una scelta di qualità ma anche un sostegno all’economia nazionale in una situazione in cui sono raddoppiati i costi di coltivazione del grano e degli altri cereali (+80%). (ANSA).

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