Giubileo: al via in primavera i lavori per ricollegare Villa Aldobrandini con il centro storico di Roma – FOTOGALLERY

L'intervento per la riqualificazione è stato finanziato con 2,7 milioni di euro di fondi comunali. La prima fase dei cantieri si concluderà entro la fine del 2024

Una proiezione del progetto illustrato stasera.

Prenderanno il via nella primavera del 2024 i lavori per la riqualificazione di Villa Aldobrandini a Roma, finanziati con 2,7 milioni di euro di fondi comunali. L’intervento servirà a ricollegare la villa con il centro storico cittadino, attraverso il ripristino degli accessi, la riqualificazione del patrimonio arboreo e la ricostituzione dell’assetto originale del giardino storico. La prima fase dei lavori si concluderà entro la fine del 2024, con l’avvio del Giubileo.

Sarà ampliato l’accesso da via Panisperna e sarà costruito un ascensore per creare un collegamento diretto con la Loggia cinquecentesca. Il portone originale in legno, il cui vano è stato trasformato in finestrone con una persiana, sarà ricollocato e gli spazi superiori della Loggia saranno destinati a scopi museali e didattici. Tra via Nazionale e Largo Magnanapoli, verrà realizzato un ingresso e saranno effettuati interventi di ristrutturazione completa degli interni con la realizzazione di due piani, una scala e un ascensore che favorirà l’accesso alla villa alle persone con difficoltà motorie. Al piano terra e al piano superiore, che affaccia sul giardino interno, è previsto l’allestimento di una caffetteria e di spazi per la lettura, mentre al piano intermedio saranno realizzati i servizi igienici e i locali di servizio per il personale della caffetteria.

Su tutta la superficie esterna verranno effettuati interventi di rimozione della vegetazione infestante. Nel parco interno è prevista anche la piantumazione di nuovi alberi in sostituzione di quelli secchi e a fine del ciclo vitale. Sarà ricostruito, inoltre, l’assetto botanico originale del giardino segreto e del giardino delle camelie: entrambi saranno valorizzati con percorsi didattici. Saranno sistemati i viali interni e le bordature, restaurate le aiuole e rigenerate le superfici a prato. Verrà rinnovato, inoltre, l’impianto di irrigazione e il sistema dei serbatoi di accumulo delle acque. Sono previsti, infine, importanti interventi di restauro e di bonifica dalle piante infestanti dell’area archeologica con ingresso da via Mazzarino, le cui strutture presentano fessurazioni e ammaloramento delle parti murarie. Anche in quest’area è prevista la realizzazione di percorsi didattici e la riqualificazione del patrimonio arboreo.

Il progetto è stato presentato stasera dall’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi: “È un progetto di grandissima qualità, frutto di una profonda analisi storica e urbanistica – ha detto Alfonsi -. In questo modo diamo avvio alla riqualificazione di una delle più importanti ville cardinalizie di Roma con l’obiettivo di riconnettere alla città un luogo di pregio architettonico e naturalistico troppo a lungo rimasto isolato e non fruibile”.

Alla presentazione nella sede della Upter, l’Università Popolare di Roma, hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore alla Cultura di Roma, Miguel Gotor, l’architetto Enrico Da Gai che ha illustrato il progetto, il presidente dell’università Upter Francesco Florenzano, e la direttrice della Direzione Gestione del Verde del Dipartimento comunale Tutela Ambientale, Marina Mantella. “Il progetto di recupero storico, artistico, architettonico e urbanistico che viene presentato oggi, è il frutto di un lungo lavoro di ricerca coordinato tra diversi uffici di Roma Capitale – ha detto l’assessore Gotor – la reintegrazione della villa nel tessuto cittadino è il fulcro del piano di riqualificazione, che prevede infatti, oltre al ripristino del verde e la ristrutturazione di spazi interni dei fabbricati, la riapertura di ingressi chiusi da ormai molto tempo, permettendo peraltro l’accesso anche ai disabili e garantendo alla città nuovi spazi culturali e d’incontro”.

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