Green Pass: Comune resta in smart working, in Regione previsto il rientro

Il personale delle 60 sedi del Campidoglio e dei Municipi rientrerà fra due settimane. In Regione, da oggi in presenza gli impiegati di front office. Al via i controlli sui certificati verdi. Atac,Ama e Cotral stanno organizzando due tipi di controllo

È il giorno del green pass. E dell’abbandono dello smart working. Ma mentre alla Pisana è previsto il rientro di tutti i dipendenti, almeno quelli di front office, con obbligo di esibire la carta verde, nelle circa 60 sedi del Campidoglio e dei Municipi si rinvia a novembre. L’amministrazione uscente di Virginia Raggi ha scelto di lasciare alla nuova giunta l’onere di disciplinare il lavoro a distanza: fino al 31 ottobre dunque, come previsto dal governo per la fase di transizione, il personale sarà ancora a scartamento ridotto. Lo scrive ‘Il Corriere della Sera’ che documenta alche l’applicazione dei controlli Green Pass.

Una circolare della scorsa settimana intanto, modulata sui parametri fissati da Palazzo Chigi, disciplina le modalità di controllo del green pass per i circa 24 mila dipendenti capitolini. E impegna il Comune a dotarsi di smartphone con la app gratuita Verifica C19, già installata, e di totem per la verifica digitale della carta verde.

Accordi sindacali, infatti, prevedono che i lavoratori non debbano usare i propri cellulari per controlli richiesti dal datore di lavoro. Non solo. In attesa del reperimento di strumenti elettronici adeguati, la verifica potrebbe non avvenire al momento dell’accesso in ufficio, ma «in un momento successivo tramite controlli a campione».

Il responsabile sarà il dirigente di ogni struttura, che dovrà garantire che la ve- rifica si svolga con cadenza giornaliera a rotazione su almeno il 30% dei presenti. Uno dei nodi è che gli uffici comunali, a differenza di quelli della Regione e della Città metropolitana, non sono dotati di tornelli in accesso.

Dato che la maggioranza delle strutture capitoline ha vari ingressi, dovrà essere individuato un unico varco per le verifiche “nelle more dell’acquisizione di un numero maggiore di apparecchiature”.

Ma cosa accade se un lavoratore senza green pass si presenta in ufficio? La circolare parla chiaro: dovrà essere allontanato dalla sede, sanzionato e “considerato assente ingiustificato fino alla esibizione della certificazione verde”. Alla Regione invece i controlli in una prima fase verranno affidati al personale di vigilanza al momento dell’ingresso. Poi saranno automatizzati: ogni dipendente insieme al badge passerà su un apposito lettore il green pass prima di superare i tornelli.

Quanto ad Atac, Ama e Cotral, stanno organizzando due tipi di controllo tramite l’app Verifica C19: in ingresso nelle sedi o ai tornelli e a campione con gli smartphone aziendali, anche a sorpresa visto che non ci sono date note, che riguarderanno almeno il 20% del personale.

L’incognita maggiore riguarda Atac, con 11.200 dipendenti e quasi seimila autisti. Fino a ieri pomeriggio solo in 45 avevano risposto all’azienda, che aveva chiesto di comunicare la mancanza di green pass, il che comunque non significa che questi dipendenti non faranno il tampone.

In Cotral, invece, hanno dichiarato di non avere la carta verde in 185 su tremila (il 6% compresi 148 autisti). I sindacati, traslando sulle aziende il dato regionale del1’85% della popolazione vaccinata tra i 20 e i 60 anni, stimano un 15% di non vaccinati.

C’è l’alternativa del tampone, che però in termini organizzativi va gestito perché possono risultare positivi i dipendenti ai quali è stato già assegnato il turno. Nell’ipotesi in cui un autista venga trovato senza green pass non potrà più guidare e quindi, come accade per gli imprevisti, come un malore improvviso, verrà sostituito.

Il problema, allora, diventa numerico: quanti dovranno restare a casa e, di conseguenza, quante riserve serviranno? Ce ne saranno abbastanza? Anche perché a Roma, dove già le corse saltano e il traffico privato esplode, c’è una complicazione in più; molti dipendenti di Atac e altri di Ama – si stimano circa mille persone – domenica e lunedì saranno impegnati nelle elezioni come scrutatori, segretari o presidenti di seggio. Per cui, per molti sindacalisti, il vero impatto del green pass sulle corse si vedrà non oggi ma dalla prossima settimana. Nelle loro linee guida le aziende hanno delegato al controllo a varie figure interne, dai tecnici ai quadri fino ai dirigenti.

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