Guasto a impianto rifiuti a Roma, corsa per evitare caos

Già predisposte soluzioni. Sindacati,rischio cassonetti stracolmi

I rifiuti in strada

 

Ancora una grana sul fronte dei rifiuti a Roma.

L’impianto di trattamento di Rocca Cencia, l’ultimo di proprietà Ama dopo il rogo che ha messo ko il Tmb Salario, si è fermato per un guasto tecnico. La prospettiva è di riattivarlo completamente nel week end, ma nel frattempo l’Ama sta correndo ai ripari per scongiurare il temuto caos cassonetti, rivolgendosi ad altri siti che possano smaltire le tonnellate residue.

L’incidente si colloca in una fase già molto delicata per la gestione dell’immondizia della Capitale, visto che gli altri due impianti di Trattamento meccanico biologico (Tmb) privati che servono la città, in manutenzione, accolgono meno rifiuti dell’ordinario.

A Rocca Cencia subito dopo il guasto sono arrivati i tecnici della municipalizzata per valutare l’entità del danno. L’impianto, dall’incendio del Tmb Salario, era stato progressivamente spinto alla massima efficienza – con presìdi continui h24 dell’impianto.

Dal Campidoglio trapela fiducia sulla gestibilità dell’intoppo: le tonnellate che dovevano essere trattate a Rocca Cencia sono state già riassegnate ad altri impianti e Ama sta valutando la possibilità di riattivare, tra stasera e domattina, una parte dell’impianto Tmb. Molto più allarmati i sindacati: “La situazione è di forte allarme. Il Tmb di Rocca Cencia rischia di essere out fino a domenica e quindi nei prossimi giorni ci aspettiamo di nuovo cassonetti stracolmi di rifiuti”, afferma dalla Cisl Fp Marino Masucci. Mentre il collega della Cgil, Natale Di Cola, gli fa eco: “Con l’avvio della produzione su quattro turni era evidente che senza manutenzione ordinaria e straordinaria l’impianto non avrebbe retto”.

L’azienda titolare dell’ambiente sottolinea di aver messo “in campo ogni sforzo per assicurare servizi di raccolta regolari sul territorio cittadino” e fa appello ai cittadini di differenziare correttamente, “in particolar modo in questo periodo caratterizzato da una complessa gestione”. Ma i rappresentanti dei lavoratori sono sul piede di guerra e hanno già preannunciato per fine giugno uno sciopero che potrebbe aggravare ancor più la situazione. Essi lamentano, oltre all’assenza del Cda aziendale di Ama, anche quella di un assessore di riferimento. La casella, infatti, dalle dimissioni di Pinuccia Montanari è rimasta vacante. Proprio oggi, però, la sindaca Virginia Raggi ha rassicurato: “Ho voluto mantenere la delega per il tempo necessario a riorganizzare alcune cose in assessorato. A brevissimo arriveranno le nomine, confermo che saranno divise in due assessorati distinti, uno per il verde-ambiente e uno per i rifiuti”. Tra i nomi che circolano con più insistenza come papabili c’è quello di Dario Tamburrano, ambientalista del M5S non riconfermato al Parlamento Europeo. Capitolo a parte: l’individuazione da parte del Campidoglio di una lista di siti in città adibiti al trasbordo dei rifiuti sui camion che poi li portano fuori Roma.

Il 30 giugno chiuderà i battenti l’area di Ponte Malnome (dove si svolgono tali funzioni da inizio anno), ma la sindaca ha già preannunciato che le attività di trasbordo dei rifiuti, dai camion dell’Ama a quelli che li porteranno fuori Roma, si sposteranno in un’area vicino Saxa Rubra, in attesa di altre soluzioni. Una prospettiva non gradita a chi frequenta la zona, non distante dalla sede Rai.

In allarme anche chi abita vicino Villa Adriana dove già anni fa i cittadini si mobilitarono fermamente contro l’ipotesi di una discarica a Corcolle. Sarebbe in corso, infatti, una conferenza dei servizi sulla richiesta da parte del proprietario di un’area di realizzarvi una discarica di materiali inerti (calcinacci, eccetera). E sui social già è partita la chiamata alla “mobilitazione”. Dal Campidoglio, intanto, Raggi torna a ribadire: “Ama non aprirà altre discariche a Roma“.

(fonte Ansa)

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