L’ambasciatore italiano in Russia, Giorgio Starace, è stato convocato questa mattina al ministero degli Esteri russo per essere informato sulle misure di ritorsione per la precedente espulsione dei diplomatici russi dall’Italia. “Oggi l’ambasciatore italiano sarà convocato al ministero degli Esteri russo”, aveva affermato poco prima una fonte del dicastero citata dall’agenzia di stampa Tass. Anche l’ambasciatore francese a Mosca Pierre Levy è stato convocato al ministero degli Esteri russo. Lo riferisce Ria Novosti.
Il diplomatico italiano è arrivato all’edificio verso le 11, vi è rimasto per circa 40 minuti e poi se ne è andato senza rispondere alle domande dei giornalisti. Il governo spagnolo non è stato ancora informato sui motivi per cui l’ambasciatore a Mosca, Marcos Gómez Martínez, è stato convocato a colloquio dal ministero degli Esteri russo, anche se la chiamata “era attesa”: lo ha affermato il ministro degli Esteri del Paesi iberico, José Manuel Albares, raggiunto da cronisti in uno dei corridoi del Congresso dei Deputati.
Finlanda e Svezia vogliono aderire alla Nato
La Finlandia e la Svezia hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato. Le domande di adesione di Finlandia e Svezia sono presentate al Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dagli ambasciatori dei due Paesi. “Questo è un momento storico in un momento critico per la nostra sicurezza”, ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Speriamo di concludere rapidamente” il processo di adesione, ha aggiunto.
Mosca: “Non lanceremo per primi un attacco nucleare”
Secondo la sua dottrina militare, la Russia non può essere la prima a usare armi nucleari, ma soltanto come attacco di rappresaglia. Lo ha affermato il vice primo ministro russo Jurij Borisov, parlando all’evento mediatico ‘Novoe znanie’ a Mosca. “Il nostro presidente, il comandante supremo, ha costantemente nelle vicinanze due ufficiali di marina che portano la cosiddetta valigetta nucleare”, ha dichiarato Borisov. A suo dire, i criteri per un attacco di rappresaglia dipendono dalle eventuali minacce identificate dalla difesa aerospaziale e dai sistemi di allerta di difesa missilistica, i quali elaborano la traiettoria ed il luogo della caduta del vettore nemico.
I massicci attacchi missilistici contro diversi obiettivi in Ucraina e le “attività sovversive” al confine sono dei tentativi della Russia di compensare una serie di fallimenti nei combattimenti nell’area sud orientale del Paese, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato ieri sera. “Non possono dimostrare di aver ottenuto successi nelle aree in cui stanno cercando di avanzare. E così cercano di prevalere attraverso i loro missili e altre attività. Anche in questo caso, inutilmente”, ha affermato Zelensky. Secondo il capo dello Stato, i recenti attacchi missilistici, così come quelli precedenti, non cambiano radicalmente gli equilibri nel conflitto, soprattutto perché, a suo dire, le misure di difesa aerea e antisabotaggio dell’Ucraina si stanno rafforzando.
Ancora molte persone ad Azovstal
Ci sono ancora molte persone rimaste nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, nell’Ucraina sud orientale, le autorità di Kiev continuano a negoziare per consentirne l’evacuazione, ha dichiarato la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar, all’emittente radiotelevisiva britannica “Bbc”. A suo dire, l’operazione di salvataggio dell’impianto siderurgico Azovstal sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino. Inoltre, per Maliar, i recenti appelli di alcuni politici russi a processare per crimini di guerra i combattenti prelevati dall’acciaieria “sono stati fatti molto probabilmente per la propaganda interna della Russia”.
Schierati 15 elicotteri russi nella regione di Luhansk per supporto a offensiva di terra
Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento del mattino, le forze armate russe hanno schierato 15 elicotteri nella regione di Luhansk, in direzione di Bakhmut e Severodonetsk, per fornire supporto aereo all’offensiva delle forze di terra in quell’area. Secondo il rapporto dello Stato maggiore di Kiev, le truppe russe stanno effettuando bombardamenti lungo l’intera linea di contatto e nelle profondità della difesa delle forze ucraine nell’area operativa di Donetsk. “Dodici attacchi nemici sono stati respinti nelle direzioni di Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore, tre carri armati, tre sistemi di artiglieria, sei unità di veicoli corazzati da combattimento e sette veicoli nemici sono stati distrutti”, ha riferito lo Stato maggiore.
Usa, incontro fra Blinken e Lavrov ora sarebbe inutile
Gli Stati Uniti non credono che colloqui diretti tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, sarebbero costruttivi nell’attuale contesto della guerra in Ucraina. Ad affermarlo il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price. “La Federazione Russa non ci ha offerto alcun motivo per credere che una conversazione a quel livello tra il segretario Blinken e il ministro degli Esteri Lavrov sarebbe costruttiva nell’ambiente attuale”, ha detto Price durante una conferenza stampa. Il portavoce, tuttavia, ha affermato che gli Stati Uniti e la Russia mantengono aperte linee di comunicazione attraverso vari funzionari governativi.