Il Papa: i migranti sono persone, non una questione socaile

Francesco a sei anni dalla visita a Lampedusa: "Oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata"

Una scena del documentario Papa Francesco - Un uomo di parola

I migranti “sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie! Non si tratta solo di migranti. Nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa dedicata ai migranti e ai loro soccorritori nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa.

Per Francesco, “i più deboli e vulnerabili devono essere aiutati” e “si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno si può esimere”. E’ Dio stesso ad avere rivelato “la necessità di un’opzione preferenziale per gli ultimi, i quali devono essere messi al primo posto nell’esercizio della carità”.

“Purtroppo le periferie esistenziali delle nostre città – ha aggiunto il Papa nell’omelia della messa in basilica vaticana, dedicata ai migranti e ai loro soccorritori – sono densamente popolate di persone scartate, emarginate, oppresse, discriminate, abusate, sfruttate, abbandonate, povere e sofferenti. Nello spirito delle Beatitudini siamo chiamati a consolare le loro afflizioni – ha sottolineato Papa Francesco – e offrire loro misericordia; a saziare la loro fame e sete di giustizia; a far sentire loro la paternità premurosa di Dio; a indicare loro il cammino per il Regno dei Cieli”.

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