Il Papa ha scritto una lettera al presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli, Carlo Fratta Pasini, per ringraziare l’ospedale romano per l’attenzione nei giorni dell’intervento e del ricovero. “Come in famiglia ho toccato con mano una accoglienza fraterna e una premura cordiale, che mi hanno fatto sentire a casa”, scrive il Papa.
“Ho potuto constatare di persona quanto siano essenziali, nella cura della salute, la sensibilità umana e la professionalità scientifica. Ora porto nel cuore – scrive il Papa nella lettera di ringraziamento alle persone del Policlinico Gemelli – tanti volti, storie e situazioni di sofferenza. Il Gemelli è veramente una piccola città nell’Urbe, dove ogni giorno giungono migliaia di persone deponendovi attese e preoccupazioni. Lì, oltre alla cura del corpo, avviene, e prego perché sempre avvenga, anche quella del cuore, attraverso una cura integrale e attenta della persona, capace di infondere consolazione e speranza nei momenti della prova”.
Il Papa ha sottolineato che nell’ospedale romano, nel quale è stato operato e ricoverato per dieci giorni, non si porta avanti “solo un lavoro delicato e impegnativo” ma anche “un’opera di misericordia”. “Sono riconoscente di averlo visto, di custodirlo dentro di me e di portarlo al Signore”, conclude il Papa chiedendo di continuare a pregare per lui.