Riformare la sentenza di primo grado, riconoscere come esistente il reato di epidemia ed emettere una condanna a 30 anni di reclusione.
Sono le richieste del Pg Simonetta Matone nel processo d’appello a Valentino Talluto, il 34enne di origini siciliane accusato e condannato in primo grado a 24 anni di reclusione per l’accusa di aver contagiato con l’HIV 32 persone, 25 delle quali costituite parti civili.
“I fatti sono assolutamente chiari – ha detto il Pg – La condotta dell’imputato era assolutamente attenta al suo obiettivo. Considerato il numero dei casi, il numero elevatissimo dei contagi, questa condotta ha costituito un vero e proprio attentato alla salute pubblica. È epidemia; siamo in presenza di un’epidemia scientemente provocata”.
Per il rappresentante dell’accusa “Talluto ha omesso scientemente di dire la sua condizione; il suo intento non era quello di intrattenere tanti rapporti sessuali, ma era quello di vendicarsi del genere femminile e maschile. Si tratta di un preciso intento di fare del male. È una vicenda orribile caratterizzata dalla piena consapevolezza dell’azione. Chiedo la condanna a 30 anni di carcere”