Incendio Malagrotta: Arpa, a Roma diossine nei limiti, oltre a Fiumicino

Montino, ordinanza prorogata fino alla mezzanotte di domenica

Diossine nei limiti a Roma, a Fiumicino valore superiore secondo il riferimento Oms. E’ quanto rende noto l’Arpa Lazio che dopo l’incendio divampato negli impianti di Malagrotta e la successiva nube di fumo che si e’ sviluppata, ha installato dei campionatori nell’area colpito per verificare gli effetti sulla qualita’ dell’aria.

Per quanto riguarda le diossine, secondo i nuovi dati analizzati oggi su campioni prelevati venerdi – fa sapere Arpa Lazio – il valore del primo campione e’ inferiore al valore di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano, il valore del secondo campione e’ pari al valore di riferimento individuato come indicativo della presenza di una sorgente locale di emissione. Il valore del terzo campione e’ inferiore al valore di riferimento. Il valore del primo campione prelevato presso il comune di Fiumicino 0,9 pg/m3, invece, e’ superiore al valore di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano.

In considerazione dei dati emersi dalle rilevazioni delle centraline, a seguito dell’incendio del Tmb di Malagrotta, in accordo con Arpa Lazio e Asl Rm3 “ho deciso di prorogare l’ordinanza emessa giovedi’ scorso fino alla mezzanotte di domenica 19 giugno”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.

“I livelli di diossina rilevati, infatti, sono risultati alti: a Fiumicino pari a 0.9 contro lo 0.3 indicato come soglia dall’Oms” aggiunge.

“Al di la’ delle scuole che sono comunque chiuse nel fine settimana, quindi, rimangono sospese le attivita’ ludico ricreative e sportive destinate all’infanzia, come ad esempio i centri estivi pubblici e privati, nell’area di Parco Leonardo, Pleiadi, Vignole, Via Portuense tratto compreso tra il cimitero comunale e la fiera di Roma e via della Muratella fino all’intersezione con via della Trigolana. Da lunedi’ 20 giugno queste attivita’, come anche i nidi e le scuole dell’infanzia, potranno riprendere. Rimane il divieto di consumare frutta e verdura prodotta nella zona indicata fino a nuovi rilevamenti da parte degli organismi competenti”, conclude Montino.

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