Intascava tassa soggiorno del Comune di Roma, maxisequestro ad albergatore

Bloccati quasi 504mila euro a titolare di un complesso alberghiero con varie sedi, anche a quattro stelle, nel centro della Capitale.

Guardia di Finanza

Per quattro anni, dal 2013 al 2017, si e’ intascato senza versarla la tassa di soggiorno destinata alle casse del comune di Roma. Per questo la Guardia di finanza, su richiesta della Procura di Roma, ha effettuato oggi un sequestro preventivo di quasi 504mila euro nei confronti del titolare di un complesso alberghiero con varie sedi, anche a quattro stelle, nel centro della Capitale.

Nei suoi confronti il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Maria Letizia Golfieri contestano il reato di peculato, cosi’ come stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione.

In base a quanto si apprende a piazzale Clodio sono circa quaranta i fascicoli di indagine avviati nei confronti di altrettanti albergatori o gestori di strutture recettive che non hanno depositato nelle casse dell’amministrazione comunale la tassa di soggiorno. Si tratta di una tassa codificato nel 2010 che prevede un contributo di soggiorno a carico di chi alloggia nelle strutture alberghiere da applicare secondo criteri di gradualita’ fino ad un importo massimo di 10 euro per notte.

Le indagini che hanno portato al sequestro di oggi sono partite da una segnalazione dal Dipartimento risorse economiche
del Comune di Roma.

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