Iran/Cammino, desolazione e indignazione per morte cerebrale Armita Geravand

La Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie partecipa con dolore al decesso della giovane studentessa:”Necessario richiamare l'attenzione su violazione diritti umani delle donne iraniane”

In Iran è stata dichiarata la morte cerebrale di Armita Geravand, la studentessa di Teheran, picchiata dalla polizia morale in quanto la sua unica colpa era di non aver indossato il velo.
“Con desolazione, indignazione e sincero dolore CAMMINO partecipa al dolore per la condizione di coma irreversibile di Armita Geravand”.

La Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie
“Ancora una volta ritiene necessario richiamare l’attenzione sulla violazione dei diritti umani ai danni delle donne e delle minori in Iran e ciò affinché nulla di tutto ciò possa divenire ‘normalità’.
Come dice il Papa della guerra: non può, non deve essere normalità! E quella in Iran – conclude l’associazione – è una guerra, perché dove la dignità umana, dove i diritti personalissimi vengono calpestati è guerra. CAMMINO è accanto al movimento ‘Donne, Vita e Libertà’”.

 

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