Samira Sabzian, ex sposa bambina in carcere in Iran da anni e condannata alla pena capitale per aver ucciso suo marito, è stata impiccata questa mattina all’alba nella Repubblica islamica.
“CAMMINO esprime dolore e indignazione per l’ennesima vittima di un regime che ancora oggi consente matrimoni forzati e precoci per le bambine e non protegge le donne dalle violenza domestica – dichiara Donatella Nucera presidente di Cammino, Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie – Samira era tra i membri più vulnerabili di una società senza voce. CAMMINO ritiene necessario richiamare con forza l’attenzione sulla violazione dei diritti umani ai danni delle donne e delle minori in Iran”.
Samira Sabzian è la diciottesima donna messa a morte questo anno in Iran, secondo Human Rights.
“Era una delle tante giovanissime donne condannate a subire violenza: o da parte di dispotici padri o mariti, o da parte dello Stato – aggiunge Maria Giovanna Ruo, presidente della SAFSA di CAMMINO – E’ anche lei il simbolo della mortificazione sistematica dei diritti umani che in Iran ha conosciuto e conosce aberrazioni continuative: le donne muoiono per un ciuffo di capelli non occultato dal velo oppure perché si sono difese dalla violenza. Tacere o voltarsi dall’altra parte -in questa nostra parte del mondo- è divenire complici e tradire la nostra missione di tutela dei diritti fondamentali dei soggetti vulnerabili”, conclude.