Luigi Di Maio è stato confermato capo politico del M5S con l’80% delle preferenze espresse dagli iscritti al movimento sulla piattaforma Rousseau. A dire sì alla conferma di Luigi Di Maio sono stati 44.849 votanti. In 11.278 hanno invece votato contro.
All’assemblea dei parlamentari, il leader del Movimento ha chiesto “uno scatto” e una organizzazione “più adeguata”, insieme a “più spazio e ascolto ai territori, ultimamente abbandonati”. Ancora polemiche sulla trasparenza del sistema di voto. “E’ bizzarro che 60 milioni di italiani siano in attesa di quel voto2, afferma Salvini. Che si muove sempre come un premier: chiude in breve il caso Rixi e attacca su fisco, Tav e rimpasto. Il vice ministro leghista condannato a Genova a 3 anni e 5 mesi per falso e peculato per le ‘Spese pazze’ della Liguria, si dimette ‘nelle mani’ del suo leader. Le ho accettate per evitargli “il linciaggio mediatico”, afferma da parte sua il ministro dell’Interno.
Nuova tensione con il M5s sul rimpasto. “Trenta, Costa e Toninelli? In alcuni settori ci sono problemi, decidano”, dice il vicepremier. “Rispetti i ministri M5s come noi i suoi. Basta attacchi, vogliamo lavorare2, la replica dei 5Stelle.
“Se si lavora bene con questo governo vado avanti”, se invece M5s dirà no a tutto “non starò a tirare a campare, dice Salvini sull’ipotesi di elezioni anticipate. Voto a settembre? “No, si fa la manovra”, taglia corto.