Israele: Atterrato a Ciampino l’aereo con la salma di Parini

Ad accogliere il feretro ci sono i familiari, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

È atterrato a Ciampino poco prima delle 15 il volo di Stato con la salma di Alessandro Parini, l’avvocato romano di 35 anni vittima di un attentato a Tel Aviv la sera del 7 aprile. Ad accogliere il feretro avvolto nella bandiera italiana, assieme ai familiari, c’erano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che hanno reso omaggio alla salma. Alla cerimonia, durata circa 15 minuti, ha partecipato anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. In mattinata era stato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a telefonare al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per esprimere le proprie condoglianze per la morte del giovane avvocato amministrativista. Una telefonata apprezzata dalla premier che ha ringraziato per l’assistenza fornita dal governo israeliano e “per la solidarietà espressa da molti cittadini di Israele nella drammatica circostanza”. Al termine della breve cerimonia a Ciampino, la salma di Parini è stata trasferita all’istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli: la Procura di Roma ha, infatti, deciso di procedere con una autopsia e mercoledì mattina il pm Gianfederica Dito, titolare del fascicolo, affiderà l’incarico per l’esame autoptico.

Subito dopo la salma verrà restituita ai familiari: la camera ardente aprirà nel pomeriggio alle 15 nella basilica dei santi Pietro e Paolo, all’Eur, mentre i funerali sono in programma giovedì alle 15 sempre nella stessa chiesa. L’obiettivo degli inquirenti è chiarire le cause della morte del giovane e accertare se il decesso sia legato all’impatto con l’auto, alla cui guida c’era il cittadino arabo-israeliano Yousef Abu Jaber (poi ucciso dalla polizia) ed escludere la presenza di proiettili o ferite da arma da fuoco sul corpo di Parini. I pm romani vogliono effettuare, quindi, esami strumentali approfonditi anche se le prime indagini forensi sul corpo della vittima effettuate all’Istituto di medicina legale Abu Kabir di Giaffa non hanno riscontrato alcun colpo d’arma da fuoco sul corpo del giovane che, secondo le autorità israeliane, è stato ucciso dal violento impatto con l’auto

. A conferma di questi elementi le consistenti ferite alla testa e alla schiena che – hanno constatato i medici – sono compatibili con il colpo. Secondo fonti della polizia locale, inoltre, non c’è stato alcun incidente stradale – come ipotizzato in un primo momento e come sostenuto anche dalla famiglia dell’attentatore – bensì il riscontro che Abu Jaber abbia agito in “modo premeditato” con l’auto lanciata contro la gente. Sul fronte delle indagini avviate nella capitale, nelle quali si procede per attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni, oggi sono stati ascoltati dai carabinieri del Ros alcuni amici di Alessandro che erano con lui venerdì e con il quale dovevano trascorrere una serata a Giaffa. I testimoni hanno raccontato di essere arrivati a Tel Aviv poche ore prima del tragico attentato e di essersi recati in albergo.

Da lì si sono poi mossi in direzione del lungomare, un percorso di circa dieci minuti a piedi, per raggiungere un altro gruppo di amici che si trovava in città già dalla mattina. I testimoni hanno affermato di avere sentito il rumore di un’auto che procedeva ad alta velocità e poi degli spari. Gli amici di Parini non ricordano nulla, però, dell’impatto ma hanno affermato di essersi in un primo momento allontanati di corsa per poi tornare indietro e individuare il corpo di Parini e la sua testa in una pozza di sangue. Gli amici hanno atteso l’arrivo dell’ambulanza e poi si sono recati tutti in ospedale dove hanno saputo della morte del giovane avvocato romano.

Una morte tragica per una folle corsa in auto: l’attentatore, oltre a Parini, ha falciato anche altri sette turisti, tra cui due italiani: uno di loro, Roberto Nicoli (39 anni), bergamasco, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.

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