La metro si rompe in galleria? Le regole per l’evacuazione

Il decalogo di Mercurio Viaggiatore. Possibili problemi in presenza di passeggeri disabili

Siete all’interno di un treno nella metropolitana di Roma. A un certo punto la metro di ferma per un guasto tecnico. Lo stop non avviene a ridosso della banchina della stazione più vicina ma sotto una galleria buia e umida. Quali sono i comportamenti che un passeggero deve adottare per evitare che un guasto tecnico si trasformi in un delirio collettivo fatto di paura e disordine? A rispondere a questo quesito è Mercurio Viaggiatore, blogger, esperto di trasporti e vecchia conoscenza di Radiocolonna, che ha redatto un piccolo decalogo da seguire in questi casi. Un’iniziativa nata dopo il guasto in galleria di venerdì scorso che ha visto coinvolto un convoglio della Metro B tra la stazione di Cavour e quella di Termini.

Il primo suggerimento in caso di guasto in galleria – forse il più difficile da seguire, visto che molti stati d’animo non sono gestibili razionalmente – è mantenere la calma. Nei casi in cui risulti impossibile continuare la corsa, il Direttore Centrale del Traffico (DCT) autorizza il macchinista all’evacuazione. È premura di quest’ultimo aprire manualmente tutte le porte dando indicazioni ai passeggeri sul da farsi. Si inizia, come prevedibile, dai primi convogli e si finisce con gli ultimi. Poi i passeggeri iniziano l’evacuazione percorrendo la banchinetta d’emergenza attaccati all’apposito corrimano, “possibilmente usando un fazzoletto, visto che di solito è molto sporco. Se siete gli ultimi ad uscire probabilmente ve lo avranno già pulito quelli prima” spiega Mercurio.

Quando riprende il servizio, il convoglio successivo dovrà procedere a non oltre i 15 km/h nel tratto in cui è avvenuta l’evacuazione.

Se quest’altro convoglio dovesse trovare altra gente sulle banchinette, è dovere del conducente aprire manualmente le porte e farla salire sul treno, comunicando l’eventuale presenza di ingombro di altri viaggiatori al DCT.

 

Capitolo disabilità: ritenendo le banchinette inadatte a contenere una carrozzella, bisognerà prestare più assistenza possibile nei confronti di passeggeri disabili o con problemi di mobilità.

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