La scuola torna in piazza per ripartire. Lega contro Azzolina

Renzi: "Aiutare le paritarie". Rinviata conferenza Stato-Regioni

In piazza per la scuola, perche’ la ripresa delle lezioni a settembre sia in presenza e in sicurezza. Nel pomeriggio manifestazioni in 60 città mentre la Lega organizza un blitz davanti al ministero dell’Istruzione. Il bersaglio della protesta e’ il ministro Lucia Azzolina. “Non e’ assolutamente in grado di gestire le scuole italiane”, tuona il leader della Lega, Matteo Salvini. “Non c’e’ certezza su come si riparte e quando si riparte”, aggiunge prima di invitare la maggioranza a cambiare il titolare del Miur perche’ quello attuale “e’ una sciagura”. Salvini afferma che in tutta Europa “i bambini sono in classe senza distanza, senza mascherina e senza plexiglas. Mi rifiuto di mettere mia figlia di 7 anni a settembre in una classe buia, senza insegnati e senza tutele. In tutta Europa i bambini vanno a scuola, in Italia no. E’ una follia”, conclude. E mentre il Movimento 5 stelle con Carlo Sibilia bolla l’iniziativa della Lega come “un’ennesima pagliacciata di Salvini”, Giorgia Meloni paragona il ministro dell’Istruzione a Ponzio Pilato: “Ha deciso di lavarsi le mani e di scaricare sui presidi scelte che non hanno gli strumenti per prendere. Qualcuno ci deve spiegare” sottolinea il presidente di Fratelli d’Italia “con quale competenza un preside dovrebbe prendere una misura sanitaria, assumersi delle responsabilita’ che la politica e’ pagata per prendere”.

Duro anche il giudizio di Forza Italia: “Solo una persona che non conosce la scuola puo’ pensare di liquidare l’inizio del nuovo anno scolastico con turnazioni assurde imposte ai ragazzi e ai docenti, con l’accorpamento di classi senza nessun criterio e con una riduzione della didattica con ore di 40 minuti prevedendo l’alternanza per i grandi tra lezioni in presenza e didattica a distanza”. Il governo intanto assicura di lavorare “per consentire a tutti i ragazzi e alle ragazze di tornare a scuola a settembre, in presenza e nella massima sicurezza”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incontrando alcuni cittadini romani. Anche per il ministro della Salute, Roberto Speranza, la priorita’ “e’ riaprire tutte le scuole a settembre garantendo ai nostri figli il massimo della sicurezza”, mentre il responsabile degli Affari regionali, Francesco Boccia, si dice certo che l’interlocuzione con le Regioni “produrra’ i risultati attesi”. Intanto anche dalla maggioranza arrivano richieste di maggior celerita’. Matteo Renzi critica quelli che definisce “i profeti dell’ideologia” e auspica interventi per le paritarie. “Se salta il sistema delle paritarie, il prossimo anno la scuola pubblica non ha le risorse per aprire. Sulla scuola sta crescendo l’insofferenza di tanti: cerchiamo almeno di evitare la beffa di iniziare l’anno con decine di paritarie chiuse e danni incalcolabili al nostro sistema educativo”, scrive nella Enews il fondatore di Italia viva.

Intanto la Conferenza Stato-Regioni ha chiesto un rinvio per discutere le Linee guida della ripresa della Scuola a settembre. Una nuova riunione della Conferenza e’ prevista per domani.

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