L’arte rinasce con Intesa al Palazzo delle Esposizioni

La grande mostra Restituzioni 2025 apre al pubblico dal 28 ottobre al 18 gennaio 2026 per esporre le opere restaurate nell’ambito della XX edizione di Restituzioni, il grande programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre 36 anni in collaborazione con il Ministero della Cultura.

Intesa Sanpaolo e Azienda Speciale Palaexpo presentano la grande mostra Restituzioni 2025 che apre al pubblico a Palazzo Esposizioni Roma dal 28 ottobre al 18 gennaio 2026 e che espone le opere restaurate nell’ambito della XX edizione di Restituzioni, il grande programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre 36 anni in collaborazione con il Ministero della Cultura.

A fronte di opere in mostra di artisti più noti al grande pubblico – Giovanni Bellini, Bartolomeo Vivarini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi, Pino Pascali – molti sono gli oggetti che testimoniano la varietà e peculiarità del patrimonio artistico italiano, offrendo l’occasione per interventi di restauro interessanti per tecnica e metodologie, come, ad esempio, l’arpicordo (spinetta pentagonale) di Giovanni Antegnati, di metà Cinquecento, la draisina ottocentesca (antenata della bicicletta) da Gallarate (VA), l’arco da Samurai e la barca siamese dal Castello Ducale di Agliè (TO), la barca cucita (metà II – fine I secolo a.C.) di oltre 4 metri dal MAN di Adria (RO), due abiti in stile Charleston da Roma, la pianeta e la stola di manifattura messicana in penne di colibrì da Roma, il letto in osso di età romana da Chieti, il grande Reliquiario a tabella da Serra San Bruno (VV).

Un ulteriore restauro monumentale è la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria sugli affreschi nell’abside della chiesa di Santa Maria foris portas presso il Parco Archeologico di Castelseprio (VA). Tra le più importanti testimonianze per lo studio dell’arte pittorica medievale lombarda, il ciclo di affreschi rappresenta scene dell’infanzia di Cristo con episodi tratti dai Vangeli apocrifi anche piuttosto rari. L’intervento realizzato nell’ambito di Restituzioni ha consentito una mappatura completa dello stato di conservazione degli affreschi e interventi di pulitura, iscrivendosi nell’ampio programma di attività di tutela, studio e ricerca intrapreso dal Parco di Castelseprio per
conto della Direzione regionale Musei nazionali Lombardia.

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