Lavori Metro c, chiusa l’inchiesta: oltre 300 milioni contestati

In 25 rischiano il processo. La Procura di Roma ipotizza reati che vanno dalla truffa alla corruzione. C’è anche Alemanno, che ribatte: accuse prive di fondamento

Circa 230 milioni che sarebbero stati pagati e non dovuti per la prosecuzione dei lavori della Metro C e 90 milioni – assegnati e non pagati, secondo le ipotesi accusatorie – per la loro continuazione. Sono queste le cifre contestate dal procuratore aggiunto di Paolo Ielo e dal pm Erminio Amelio per quello che rischia di essere l’ennesimo scandalo che investe la Capitale.

La Procura di Roma ha chiuso le indagini relative ai lavori per la Metro C e ha configurato reati che vanno dalla truffa alla corruzione per fatti risalenti al 2011 e al 2013.

Tra gli indagati ci sarebbero l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’ex assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma (giunta Alemanno), l’ex assessore alla Mobilità Guido Improta (giunta Marino), l’ex dirigente del ministero delle Infrastrutture Ercole Incalza e dirigenti di Roma Metropolitane e Metro C all’epoca dei fatti.

Pronta la replica dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha affidato ad una nota la sua versione dei fatti:

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