Il Lazio ha rilasciato 14mila tessere Stp (straniero temporaneamente presente) con cui i rifugiati dall’Ucraina possono accedere alle prestazioni del Sistema sanitario. Di questi più del 70% sono a Roma e provincia, la seconda regione per accoglienza è quella di Latina. La nostra regione è la seconda per accoglienza dopo la Lombardia.
Per quanto riguarda le organizzazioni religiose, la Caritas per ora sta ospitando una novantina di rifugiati dall’Ucraina, ma ci sarebbero comunque 190 posti disponibili. In totale, sono circa 4,2 milioni gli ucraini che hanno lasciato il Paese, da quando la Russia ha iniziato la guerra.
I rifugiati per ora sono appoggiati negli hotel della Capitale, aderenti a Federalberghi Roma. Dopodiché si cercheranno strutture più stabili, come le residenze messe a disposizione dalle congregazioni religiose, che però si sono già mosse in questo senso.
E sono stati ospitati dal Comune di Roma i 50 rifugiati ucraini che ieri ore sono arrivati a Roma, tramite la carovana della Pace “Stop the war now”. L’iniziativa, promossa da Arci solidarietà Arcs e AOI in collaborazione con Roma Capitale, è un esempio di sinergia positiva che è riuscita a garantire protezione e a mettere in salvo donne, bambini e anziani, in fuga dalla città di Dnipro, ai confini col Donbass e tra le zone più colpite del conflitto.
Alcuni di questi rifugiati dall’Ucraina hanno gravi disabilità, ad esempio ci sono autistici, non vedenti, gente a cui mancano gli arti. Ora i rifugiati sono stati portati all’hub vaccinale di Termini, che fin dall’inizio della guerra ha preso in cura i profughi, e saranno sottoposti ai tamponi contro il Covid19 o ai vaccini.
“Con il sostegno del Forum del Terzo settore nazionale, grazie a una campagna di raccolta fondi promossa dalla consigliera regionale Marta Bonafoni e con il prezioso contributo di privati cittadini, si è potuto allestire un canale di protezione per tutte persone in fuga. Un modello di collaborazione positiva tra associazioni, privati cittadini e istituzioni”, spiega Mariangela De Blasi di Arci Solidarietà. “In stretta collaborazione con la Protezione Civile e la Regione Lazio – spiega l’assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale Barbara Funari – abbiamo seguito fin dall’inizio questo viaggio dei rifugiati ucraini per garantire e individuare una soluzione di accoglienza adatta a ciascuno di questi complessi casi, molti con gravi disabilità”.