Nel Lazio, destinato a restare giallo, si va verso nuove misure per la provincia di Frosinone che dall’arancione potrebbe virare all’arancio scuro o al rosso. Attenzione anche per la provincia di Rieti. Nella regione diminuiscono i casi e i decessi, mentre aumentano i ricoveri e le terapie intensive. Oggi su su oltre 16 mila tamponi (+2.791) e oltre 22 mila antigenici per un totale di oltre 38 mila test, si registrano 1.525 casi positivi (-177), 19 decessi (-3) e +987 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi e’ a 9%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende sotto al 4%. I casi a Roma citta’ sono a quota 600.
Va avanti intanto la campagna vaccinale: e’ stato superato il mezzo milione di somministrazioni totali di cui 150 mila a over 80 che rappresentano oltre il 35% dell’intera popolazione target. Si viaggia ad una media di 18 mila somministrazioni al giorno. Sono circa 340 mila le prenotazioni totali di cui 4.400 super fragili e caregiver. E’ attiva dalla mezzanotte la prenotazione online per over 70 anni (a partire da 79 e 78 anni): superata la quota delle 40 mila prenotazioni.
Le vaccinazioni dai medici di famiglia sono in costante crescita, raggiunte le 15 mila somministrazioni e sono 949 i medici gia’ attivi nella campagna e che hanno ritirato almeno una fiala dei vaccini presso le farmacie delle Asl. Oggi la Regione per voce dell’assessore alla Sanita’ Alessio D’Amato ha chiesto al Governo di valutare la produzione in Italia del vaccino russo Sputnik. La richiesta e’ arrivata dopo la videoconferenza tra il centro di ricerca russo Gamaleya che ha sviluppato il siero anti-Covid e l’istituto Spallanzani di Roma, istituto di eccellenza nella lotta al coronavirus.
“Ho chiesto durante l’incontro con le Regioni al Governo nelle persone dei ministri degli Affari regionali e della Salute rispettivamente, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza di valutare tra l’altro la possibilita’ di produrre anche in Italia il vaccino russo Sputnik V su cui si e’ avviata la rolling review di Ema e comunque di valutare la possibilita’ gia’ di opzionare il vaccino per farsi trovare pronti dopo l’eventuale via libera di EMA e di AIFA” ha detto l’assessore D’Amato, aggiungendo che durante il meeting di stamattina il direttore del Dipartimento dello sviluppo dei progetti sanitari del Fondo russo di investimenti diretti (RDIF), “ha dato la disponibilita’ sia all’opzione delle dosi, da parte dell’istituto russo che a facilitare il dialogo per sviluppare la produzione del vaccino” e ha manifestato anche “la volonta’ di mettere a disposizione tutto cio’ che e’ necessario per consentire la produzione del vaccino” nel nostro Paese.