Lazio Pride 2020, sindaco di Rieti “Mai in città”

Gay Center, "sindaco Rieti viola Costituzione"

“Sono contrario a questo tipo di manifestazioni, mettero’ in atto tutti i poteri che la legge mi mette a disposizione, perche’ Rieti non vuole questa manifestazione”. Cosi’ il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, sull’ufficializzazione della candidatura del capoluogo sabino ad ospitare l’edizione 2020 del Lazio Pride, evento che quest’anno giunge alla sua quinta edizione. “Io non odio nessuno e rispetto tutti – ha aggiunto il sindaco di Rieti – ma chiedo rispetto anche per i bambini, per i giovani, e per chi non vuole vedere certi spettacoli che risultano poi essere inutili anche per la loro stessa causa. Niente esibizioni in piazza – ha concluso Cicchetti – se fosse una manifestazione di ‘machismo’ sarebbe stata la stessa cosa. Non faccio alcuna differenza”.

“A seguito della presentazione della candidatura di Rieti al Lazio Pride avvenuta domenica 9 febbraio, abbiamo appreso che il Lazio Pride non si terra’ mai a Rieti, in quanto il sindaco non rilascera’ l’autorizzazione perche’ Rieti non la vuole. Ribadiamo al sindaco che le manifestazioni sono garantite dalla Costituzione, pertanto lui in quanto rappresentante di una istituzione con tale affermazione va contro la costituzione”. E’ quanto dichiara il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo, in risposta alle dichiarazioni del sindaco del capoluogo laziale sulla ferma contrarieta’ alla candidatura di Rieti ad ospitare l’edizione 2020 del Lazio Pride.

“Ribadiamo la richiesta di intervento della ministra Lamorgese, al fine che siano rispettati i diritti costituzionali – ha proseguito Marrazzo – Il Pride e’ una manifestazione per i diritti delle persone lesbiche, bisex, gay e trans e come tale va rispettata, purtroppo certa destra italiana, invece di prendere esempio dalle destre moderne e democratiche, che in altri paesi sostengono i nostri diritti, cerca consenso dagli omofobi”.

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