Legambiente: ok a Zingaretti ma fare di più sulla differenziata

Il presidente della Regione Lazio partecipa all’assemblea dell’organizzazione per i 30 anni della sezione laziale

Trent’anni di Legambiente Lazio
Trent’anni di Legambiente Lazio

Da Legambiente Lazio un sostanziale via libera alla conferma di Nicola Zingaretti alla presidenza della Regione. Oggi infatti Zingaretti ha partecipato all’assemblea per i 30 anni dell’associazione ambientalista. Mobilità sostenibile, tutela delle aree verdi, lotta all’abusivismo sono i settori su cui per Legambiente negli ultimi cinque anni sono stati fatti notevoli passi in avanti. Serve però un’accelerazione sulla differenziata.

Per l’organizzazione “il nuovo contratto di servizio Regione-Trenitalia è un buon caposaldo, con lo stanziamento annuale di 225 milioni di euro e investimenti complessivi di 539,2; grazie a queste risorse sono arrivati i nuovi treni: 175 convogli. Positivo anche il previsto potenziamento tecnologico della rete e il restauro di 81 stazioni, gli interventi sulle ferrovie locali e i raddoppi di alcune tratte come la Campoleone-Aprilia”. Ora bisogna “raddoppiare tutte le ferrovie locali, e chiudere l’anello ferroviario”. Una vera impresa, quest’ultima, che dura da almeno una ventina di anni.

Legambiente giudica positivamente anche la “decarbonizzazione” della regione, che però “deve correre di pari passo con un grande piano di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico del costruito”. Passaggio importante è stata la riqualificazione della centrale di Montalto di Castro.

Sul fronte dei rifiuti, Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio parla di “vittoria” per la chiusura di Malagrotta, ma propone di ridurre notevolmente il secco residuo smaltito in discarica: ovvero scendere sotto i 75 kg/abitante all’anno, traguardo raggiunto da soli 9 comuni nel Lazio. E altro obiettivo è arrivare al 65% di differenziata, contro il 45% attuale.

Bilancio positivo per le aree protette, “oggi bisogna accelerare” sul fronte dei piani di gestione. Nodo cruciale è poi la nascita del parco regionale e interregionale del Tevere. Discorso simile per la siccità che ha interessato il Lazio, che va affrontata riparando le reti colabrodo, e con una migliore gestione delle coltivazioni agricole riducendo i prelievi da fiumi e laghi.

E poi il mare. Fondamentale per Legambiente è lasciare che nei 26 comuni litoranei siano lasciate libere e libere attrezzate almeno il 50% delle spiagge.

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