Una rappresentanza cinese monstre, “imperiale”, di oltre 500 persone sarà in Italia col presidente Xi Jinping: l’uomo più potente della Repubblica popolare dai tempi di Mao Zedong sarà a Roma giovedì con la “sua” delegazione ufficiale di un centinaio persone. Poi ci saranno 120 giornalisti e altre 300 persone – tra capi azienda, direttori di musei e funzionari ministeriali – che verranno per firmare accordi. Nella delegazione ufficiale oltre alla first lady Peng Lyuan, i ministri degli Esteri e del Commercio, i vertici della Ndrc (National Development and Reform Commission), solo per citare le figure di maggior peso, insieme ad assistenti di vario tipo, medici e soprattutto molti uomini della sicurezza.
E’ il “nucleo ristretto” destinato di sicuro a viaggiare sul Boeing 747-400 con la livrea di Air China, parte della flotta riservata all’occorrenza dalla compagnia di bandiera per i voli di Stato delle personalità più alte. Non si tratta di un modello che riproduce l'”Air Force One” dei presidenti americani, ma di un semplice “zhuanji”, un “aereo speciale” (in generale il codice è CAA006) trattato con solidi aggiornamenti di software e altre accurate misure di sicurezza, e usato soltanto nelle tratte interne quando è destinato ai voli commerciali. Nella missione in Europa dal 21 al 26 marzo, con tappe in Italia, Montecarlo e Francia, Xi avrà un pool di media composto da 120 unità, compresi giornalisti, operatori e fotografi, che dovrebbero coprire quasi tutta la visita.
A far lievitare la presenza della delegazione a Roma ci sono tutti coloro che dovranno firmare accordi e gli iscritti ai forum in programma su business, cultura e investimenti congiunti in Paesi terzi: si tratta di almeno 300 altre persone, tra capi azienda, direttori di musei e funzionari ministeriali. L’ultimo dei tre forum, quello sugli investimenti, risulta allo stato quello con il maggior numero di partecipanti cinesi.