L’inferno a Palermo e’ cominciato nel pomeriggio di ieri sulla montagna che sovrasta il mare di Mondello, si e’ esteso nella notte e non e’ ancora finito: vi sono fronti ancora aperti negli incendi che da 24 ore assediano il capoluogo siciliano e, sebbene sia presto per fare una valutazione dei danni al patrimonio ambientale, si puo’ farlo per quello di vite umane: un’anziana e’ morta a San Martino delle Scale, frazione di Monreale, perche’ l’ambulanza chiamata per un malore era rimasta bloccata dal fuoco, e un forestale gravemente ustionato e’ adesso ricoverato in terapia intensiva.
Nella notte sono state evacuate abitazioni a San Martino, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e Pizzo Sella, Poggio Ridente, a Inserra, Raffo Rosso, a Capaci e nella zona attorno all’aeroporto di Punta Raisi, che e’ rimasto chiuso fino alle 11 per poi riaprire solo ai voli in partenza. “Per gli arrivi, e’ in corso il monitoraggio delle condizioni meteo”, spiega una nota della Gesap, la societa’ di gestione, che in queste ultime settimane ha dovuto fare i conti con un carico straordinario di voli e di passeggeri, dirottati a Palermo da Catania, dove l’aeroporto aveva preso fuoco.
Nella notte le fiamme hanno distrutto il verde di alcuni dei monti che circondano la citta’, gli stessi che incantarono Goethe nel suo Viaggio in Sicilia. Quelle “pareti rocciose rivestite di boschi, e di belle forme” e che “scendono fino ai sobborghi della citta’” questa mattina sono nere e bisogna chiudere le finestre per non farsi invadere dalla puzza di bruciato: il fuoco ha divorato il verde del monte Gallo, che separa il lido di Mondello dalla borgata marinara di Sferracavallo, e del monte Inserra, che scende verso i quartieri Tommaso Natale, Cruillas e, ancora, Sferracavallo. Il fuoco si e’ allungato fino al mare, risparmiando miracolosamente l’hotel Bellevue e raggiungendo la Baia del Corallo.
“I Vigili del fuoco da ieri notte operano al massimo delle loro possibilita’ ma il fronte di fuoco e’ stato particolarmente intenso e stiamo ancora lavorando per domare le fiamme in diversi punti della citta’”, ha spiegato il sindaco Robero Lagalla, ma in cielo non si vedono ancora volare i Canadair attesi con la luce del giorno: li tiene fermi, spiega la Protezione civile, il forte vento di scirocco. Un solo velivolo ha potuto operare ad Altofonte, comune alle porte di Palermo. Le persone evacuate sono, tra Altofonte e Palermo, circa 1.500: hanno trovato riparo nei centri della Protezione civile, e alcuni stanno rientrando a casa o da parenti. Dalla mezzanotte alle 7 di questa mattina sono stati effettuati 114 interventi ospedalieri, e dalle ore 7 altri 73. Non vi sono stati feriti gravi, ma soprattutto soccorsi per inalazione da fumo. In tutta la Sicilia sono 55 gli incendi ancora in corso. “Il quadro e’ difficilissimo”, ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, annunciando l’arrivo di vigili del fuoco da altre regioni. La situazione e’ critica anche nel Trapanese, a San Vito lo Capo, dove sono stati siccorsi 15 turisti, nel Messinese e a Enna, dove la fiamme minacciano l’abitato di Regalbuto.