Il “Contratto per il Governo del Cambiamento”, sottoscritto dai leader politici di Movimento 5 stelle e Lega, preoccupa l’Associazione 21 luglio. L’orgamizzazione, che si occupa di assistere i nomadi, commenta gli intenti espressi nel documento programmatico in riferimento alle comunita’ rom e nomadi.
L’allarme e’ stato lanciato questa mattina dall’organizzazione in una lettera indirizzata a Dunja Mijatovi’c, Commissaria Diritti Umani del Consiglio d’Europa; Vera Jourava’, Commissaria per la Giustizia della Commissione Europea; Leilani Fahra, Special Rapporteur delle Nazioni Unite sul diritto all’alloggio adeguato, Schmidt Szabolcs, capo unita’ rom della Commissione Europea; FRA (Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali); Luigi Manconi, direttore Unar.
Il capitolo 23 del Contratto di Governo – dedicato alla sezione “Sicurezza, legalita’ e Forze dell’ordine” – contiene al suo interno un paragrafo dal titolo “campi nomadi che riporta “azioni necessarie” quali “la chiusura di tutti i campi nomadi irregolari; contrasto ai roghi tossici; obbligo di frequenza scolastica dei minori pena l’allontanamento dalla famiglia o perdita della responsabilita’ potesta’ genitoriale”.
Colpisce innanzitutto l’approccio securitario con cui e’ affrontata la “questione rom” che non considera in alcun modo i principi inclusivi espressi nella “Strategia Nazionale d’Inclusione dei rom, Sinti e Caminanti”, delineando cosi’ scenari probabili che porterebbero a gravi violazioni dei diritti umani delle comunita’ rom in emergenza abitativa residenti in Italia.
In riferimento all’intenzione di chiudere tutti i “campi nomadi irregolari”, si fa presente che il provvedimento dovrebbe interessare circa 9.600 cittadini comunitari, per l’86% di nazionalita’ rumena e il 14% bulgara. Tuttavia “e’ diritto di tutti i cittadini dell’UE e dei loro familiari – sottolinea la lettera – di circolare e soggiornare liberamente all’interno dell’UE, un diritto fondamentale per tutti i cittadini europei”.