Macchinista Cotral aggredita a Roma, salvata da capotreno

Faisa-Cisal 'colpa dell’azienda’. Cotral, nessuna aggressione fisica

Una macchinista del Cotral, che stava conducendo un treno in manovra, lungo la ferrovia Roma Viterbo, è stata picchiata ieri sera a piazzale Flaminio.
Ad intervenire in sua difesa è stato il capotreno. La donna è stata trasportata in ambulanza all’ospedale.

A denunciarlo è la Faisa Cisal. “Quanto successo ieri sera a piazzale Flaminio – scrive il sindacato – è nient’altro che il frutto dell’odio che Cotral sta scatenando contro i lavoratori per coprire i propri grossolani errori. Lavoratori che stanno solo subendo la riorganizzazione pittoresca, unilaterale e presuntuosa attuata dal management di Cotral. Non tolleriamo più questo modo di fare dell’Azienda che decide senza alcun confronto, a dispetto delle regole, a ogni costo, producendo solo danno ai lavoratori, ai cittadini e all’utenza. Alla collega aggredita va la nostra piena solidarietà e vicinanza, siamo a sua disposizione. Alle Istituzioni, invece, ci rivolgiamo per chiedere di fermare questo scempio che Cotral Spa sta mettendo in atto da giorni. Che si ripristini il rispetto del regolamento ferroviario”.

Cotral, nessuna aggressione fisica

Non risulta alcuna aggressione fisica ai danni di una macchinista Cotral della linea Roma-Viterbo, ma un tentativo di entrare nella cabina di guida da parte di un utente che peraltro e’ fallito. Lo comunica in una nota Cotral, in risposta alle informazioni diffuse dal sindacato Faisa Cisal Roma e Lazio. A quanto risulta dalle relazioni di servizio la dipendente ha richiesto l’intervento del 118 che l’ha visitata sul posto senza riscontrare la necessita’ di trasportarla in ospedale – prosegue Cotral nella nota -. A prescindere dai fatti, l’azienda ovviamente condanna qualsiasi forma di violenza, anche solo verbale nei confronti del proprio personale. Al tempo stesso corre l’obbligo di condannare tutti i tentativi di strumentalizzazione e tutte le proteste al di fuori delle regole che contribuiscono ad alzare i livelli di tensione, impedendo il regolare svolgimento del servizio. L’auspicio e’ che la legittima rappresentazione delle istanze dei lavoratori rientri all’interno della corretta dialettica sindacale.

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