Magistrati a Salvini: pietà è morta, limiti alla politica

Avvio anno giudiziario: 'tutelare diritti migranti'. Spataro non ammissibile lo stop alle navi 

La nave Diciotti
La nave Diciotti

 

Il tema dei migranti e dei diritti, già emerso tra quelli centrali all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario in Cassazione, è ritornato con insistenza anche nelle cerimonie che si sono svolte nelle varie corti d’appello.

Nessun riferimento diretto, ma molti gli accenti esplicitamente critici rispetto alla linea Salvini che si trova in contrapposizione con le ”Toghe” anche per la vicenda ”Diciotti”.

Per il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzi il contrasto all’immigrazione clandestina è “dovuto e sacrosanto”, ma la politica è  al tempo stesso totalmente disinteressata al profilo umanitario: potrei dire che la pietà, declinata nel suo senso laico, è morta.

“Legalità non è solo repressione. Occorre avere piena consapevolezza, ad esempio, della complessità della questione migratoria, che tanto impatto ha sia sulla percezione della sicurezza che sulle attuali politiche securitarie”, ha sottolineato il pg di Roma, Giovanni Salvi,

Ancora sul fronte migranti, da Palermo arriva la segnalazione del presidente della corte di appello, Matteo Frasca, di un vertiginoso aumento di “sbarchi fantasma“, eventi che non vengono censiti dalle statistiche, che parlano invece di un forte calo degli arrivi.

Un appello a “coltivare la memoria quale imprescindibile anticorpo al risorgere di germi razzisti e antisemiti” è arrivato dal vice presidente del Csm David Ermini. “Difficile negare che vi sia stato qualche intervento strumentale, demagogico o dal sapore propagandistico. Ritroviamo parole e comportamenti più misurati e sobri”, ha osservato.

E sulla vicenda del ministro Salvini, che il tribunale dei ministri chiede di processare per sequestro di persona per il caso Diciotti, la nave bloccata ad agosto per 5 giorni con 177 migranti a bordo, Ermini ricorda che “il Tribunale dei ministri, che in questo caso fa da giudice, con un provvedimento di oltre 50 pagine, immagino strutturato, ha deciso che in questo caso non può essere accolta la richiesta di archiviazione”. Salvini nei giorni scorsi aveva detto che la politica sull’immigrazione non spetta ai tribunali. Ora questa contrapposizione potrebbe finire di fronte al Csm con una pratica a tutela delle toghe, come prevede Alessio Lanzi, membro laico dell’organo di autogoverno della magistratura.

Infine Armando Spataro, già Procuratore capo a Torino, interviene su ”La repubblica” sostenendo che non è ammissibile che il governo dica stop alle  navi che trasportano migranti. ”Ci sono limiti giuridici e non solo – sostiene – che in un paese civile la politica non può oltrepassare”. Secondo Spataro il ministro Salvini e il governo, specie in assenza di ragioni di ordine pubblico, non possono né chiudere i porti,  né indirizzare le navi giunte nelle nostre acque territoriali verso porti di altri Stati. ”Un conto – rileva – è la condivisibile richiesta all’Europa di studiare e applicare sanzioni politiche verso gli Stati inadempienti, altro è dire ”passo anch’io con il semaforo rosso” visto che lo fanno in molti”.

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