Una piazza del Popolo con palloncini rossi e blu e bandiere della pace, fa da cornice a Roma alla manifestazione nazionale promossa in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la manovra del Governo.
Adesso basta! è lo slogan scelto dai sindacati per convocare in piazza migliaia di persone. Durante la mattinata il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel suo intervento dal palco ha ribadito che “Se il diritto di sciopero è inserito in Costituzione vuol dire che è un diritto di ogni cittadino che deve poter aderire liberamente. Quando tu metti in discussione questa cosa non stai facendo una cosa contro il sindacato o i sindacalisti ma contro i cittadini”, aggiungendo che “La piazza di oggi è la risposta che dimostra che non il sindacato, ma le persone non vogliono rinunciare alla democrazia e ai propri diritti. Se il governo vuole ascoltare, allora cambi idea e smetta di fare cavolate, e ritiri la precettazione. Noi finché non porteremo a casa risultati non ci fermeremo”.
Landini ha poi sottolineato che “Noi rappresentiamo la maggioranza che paga le tasse, che tiene in piedi l’Italia e che oggi non viene ascoltata dal governo, che così porterà il Paese a sbattere. Noi non lo permetteremo”.







Invece il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri ha ricordato che Piazza del Popolo questa mattina è stata “La risposta democratica a chi fa il bullo istituzionale”. Il Segretario della Uil ha poi rimarcato che il governo “racconta che in questo Paese aumenta l’occupazione e aumentano i numeri” ma “gli stessi dati dell’Istat ci dicono che fino al 2022 quei lavoratori che avevano un contratto sono passati dal 65 al 59 per cento e i part time sono saliti 12 a 18 per cento”- e ancora – “L’anno scorso in Italia il 20 per cento dei cittadini ha vissuto a rischio povertà. Questi sono i dati veri: spiegatelo ai giovani e alle loro famiglie”, ha concluso Bombardieri.
Centinaia di palloncini rossi e blu sono appesi in piazza del Popolo a Roma. Fischietti, striscioni per la pace e molti altri tra cui “basta morti sul lavoro” ma anche “tre cose devono scendere: le bollette, il caro vita e gli over 60 dai ponteggi”, inoltre tanti manifesti contro la privatizzazione, il caro vita, e i morti sul lavoro. Presenti anche i segretari di Cgil e Uil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola e Alberto Civica.
La Polizia ben presente e visibile riferisce di una “manifestazione tranquilla”. Alla fine durante il deflusso dei manifestanti molte sono le bandiere abbandonate qua e là a favore poi di un passeggio tranquillo tra negozi, bar e ristoranti. I presenti riferiscono, come si evince dalle fotografie, di una Piazza del Popolo con un allestimento molto coreografico grazie a palloncini rossi e blu e tante bandiere.