Roma nel cuore e nella parlata, allievo del Virgilio, cittadino di Trastevere. Da ieri la Capitale ha un nuovo cardinale, Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, ma da sempre con solide radici nella città Eterna. E’ stato il Papa a nominarlo nel Concistoro nella basilica di San Pietro.
Ieri sera alle 20 in migliaia hanno partecipato alla sua prima messa da cardinale a Santa Maria in Trastevere, chiesa di riferimento per la comunità romana di Sant’Egidio. Zuppi infatti appartiene alla Comunità fondata da Andrea Riccardi, da sempre attenta alle esigenze dei senzatetto, dei migranti, e di tutti gli ultimi. Una porpora dunque che e’ un riconoscimento per il ‘prete di strada’, mentre diocesi italiane che erano tradizionalmente sedi cardinalizie, come Milano o Venezia, restano in attesa.
Di “una gioia immensa” ha parlato il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ieri sera presente a Trastevere. “Ha le spalle larghe e questo ruolo lo sapra’ portare con grande dignita’, con grande onore e con grande passione”, è l’augurio del presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, al neo cardinale Zuppi. “Siamo amici da quando eravamo ragazzi”, ha ricordato Sassoli che ha frequentato insieme a Zuppi il liceo classico Virgilio di Roma. “E’ un uomo con il sorriso stampato – ha detto Sassoli – a cui fa piacere incontrare gli altri”.
In festa anche gran parte della classe di Bologna, dove Zuppi si è fatto subito apprezzare. Il 4 ottobre, nella messa per la festa patronale di San Petronio l’arcivescovo aveva detto: “Nella nostra citta’ dei portici si nascondono tante sofferenze. Penso ad esempio a chi e’ colpito da malattie degenerative e ai suoi familiari, a chi e’ schiavo di dipendenze, dalla droga alla pornografia; alla malattia psichiatrica che e’ in aumento specialmente tra i giovani; a chi, profugo, e’ lasciato orfano perche’ non adottato da cuori buoni e rimane in un limbo deludente e pericoloso per tutti. Aiutiamoci gli uni con gli altri, come i portici che si sorreggono a vicenda”.