Maturità: è andata la prima prova per gli studenti romani

tra emozioni e dritte dell’ultima ora,

È andata la prima prova dell’esame di maturità. Dopo notti insonni passate a studiare e a ripassare dopo la fine della scuola, tanta emozione e qualche dritta dell’ultima ora, tornano a casa gli studenti di Roma e del Lazio dopo il test di italiano. Tra le tracce uscite quest’anno ci sono le analisi dei testi di Ungaretti e Pirandello, la guerra fredda e òa “riscoperta del silenzio” ma anche testi argomentativi su “L’elogio dell’imperfezione” di Rita Levi Montalcini. Fuori dagli istituti della Capitale, i ragazzi rifiatano dopo aver sostenuto la prova: c’è chi telefona ai parenti, chi tira un respiro di sollievo e chi si confronta invece sulle tracce. “C’era tanta emozione prima delle prove, ma sono soddisfatto”, dice Lorenzo, del liceo scientifico Isacco Newton. “Mi sento molto soddisfatta, le tracce erano molto interessanti”, aggiunge Maria Stella. Dello stesso parere Anna, che aspetta i compagni di classe fuori dalla scuola: “Sono abbastanza soddisfatta. Prima di entrare puntavo sull’analisi del testo, ma poi ho fatto un tema argomentativo su un brano di Maurizio Caminito sull’idea di fine del diario, inteso come un qualcosa di segreto. L’atmosfera tra i compagni era tranquilla – aggiunge – penso ci fosse una traccia un po’ per tutti i gusti”. Ilaria, che si confronta con le amiche davanti al liceo Visconti, a pochi passi da piazza Venezia, non ci gira molto intorno: “Devo dire che quest’anno le tracce erano sorprendentemente belle, di solito sono un po’ banali”.

In tanti si rallegrano del fatto che i compiti non fossero troppo complessi e, in alcuni casi, prevedibili. “Devo dire che quest’anno siamo stati fortunati, sono usciti degli autori più facili rispetto agli anni scorsi”, racconta Francesca, fuori dal liceo classico Pilo Albertelli. “Io ho scelto l’analisi su Pirandello perché l’ho preparato anche per l’orale, e penso che in tanti abbiano fatto una scelta simile, anche le altre tracce erano fattibili”, conclude. “Rispetto alle simulazioni che abbiamo fatto, queste tracce mi sono sembrate molto più semplici”, afferma Flavio, dell’Itis Galileo Galilei. “Non mi sono sembrate facili come tracce, però sono soddisfatto del tema che ho fatto”, sostiene Filippo del Visconti. “Forse mi aspettavo qualcosa sul centenario dalla morte di Matteotti o su altre ricorrenze, ma va bene così”, conclude. “Su Pirandello erano circolate molte previsioni perché non usciva dal 2003, meno su Ungaretti”, spiega invece Anna del Newton. “Ungaretti era prevedibile che uscisse, mi aspettavo anche una traccia sull’intelligenza artificiale, che però non è uscita”, sostiene Maria Stella.

E adesso si pensa alla tanto agognata seconda prova, che per tanti rappresenta un vero e proprio incubo, in quanto materia di indirizzo. “Domani sarà una brutta giornata”, commenta Clelia, liceale del Visconti, mettendosi le mani sulla faccia. “Domani ci sarà la versione di greco, puntiamo alle domande post traduzione o a trovare delle frasi già tradotte sul vocabolario”, ammette Emma del Pilo Albertelli. “Non abbiamo imparato a tradurre in 5 anni, non credo impareremo domani”, aggiunge ridendo. “Dipende che cosa ci capita, ma in ogni caso sarà dura”, sono le parole di Tommaso del Galileo Galilei. Lorenzo, del Newton, invece, la prende con più filosofia: “Sicuramente la prova di matematica mi spaventa più del tema di italiano, ma mi sento abbastanza tranquillo, oggi ripasserò qualcosa”. E tra gli studenti, c’è anche chi pensa già all’orale, e chiede agli insegnanti in uscita un po’ di clemenza. “Prof, all’orale per favore non mi chieda fisica”, dice una studentessa all’insegnante che, ridendo, le risponde: “Vedremo, ora pensa alla prova di domani”.

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