Non c’è stato nulla da fare. Da oggi chiude l’ambulatorio dell’associazione Medicina Solidale a Tor Bella Monaca. Il municipio VI ha voluto indietro i locali perché la struttura non è stata accatastata. E allora, si chiedono i 30 medici volontari di Medicina Solidale, perché il municipio pretende di tornare in possesso di un bene che non è il suo?
L’ambulatorio di Tor Bella Monaca in un anno ha assistito quasi 13 mila persone. Un punto di riferimento per tanti, soprattutto in quartieri disagiati come quelli della parte est della città. E ieri nei fatti è stato l’ultimo giorno di funzionamento.
Medicina Solidale nel 2106 è stata premiata dall’Unione Europea per il suo impegno nelle periferie romane a favore degli ultimi.
Recentemente Medicina Solidale sta collaborando anche nell’ambulatorio sotto il colonnato di San Pietro che si va aggiungere agli altri 5 ambulatori di strada dove i volontari dell’associazione accolgono e curano famiglie, minori e immigrati senza un futuro. Ora chi una volta andava nel presidio di Tor Bella Monaca sarà costretto a rivolgersi agli altri ambulatori sparsi per la città, soprattutto a quello a ridosso del Vaticano.
Lucia Ercoli, direttore sanitario di Medicina Solidale afferma che da tempo è stata consegnata “tutta la documentazione al Municipio che più volte ha visitato la nostra struttura. Ora la PEC del Muinicipio all’improvviso. Questo comportamento lede i diritti dei tanti cittadini che hanno trovato qui una risposta visto che le istituzioni locali non sono più in grado di intercettare e risolvere le criticità sociali soprattutto in periferia”.