Non solo multe, ma anche rette delle mense scolastiche e occupazione del suolo pubblico. Alla giunta capitolina mancano all’appello 15 milioni di euro alle previsioni di bilancio 2018 per i servizi. Lo scrive oggi la cronaca romana del Messaggero, secondo cui mentre a Palazzo Senatorio si lavora sulla manovra 2019, l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, ha inviato gli ispettori di Aequa Roma in tutti i municipi per riscuotere i tributi non incassati.
Rispetto alla previsione del bilancio 2018 sono scese le entrate derivanti dai permessi di accesso al centro storico (meno 1,4 milioni) mentre quelle per il pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico sono state oltre un milione e mezzo in meno. In questo caso i mancati incassi sarebbero dovuti in gran parte all’evasione ma anche al fallimento di molti negozi. Al buco hanno contribuito anche le rette delle mense: mezzo milione in meno. E qui l’unica ragione sembrerebbe essere l’evasione.
Sembrerebbe un problema cronico quello degli uffici comunali predisposti al compito: secondo i revisori dei conti dell’Oref l’amministrazione capitolina ha una percentuale di riscossione del 25,4 per cento.
