Tentata estorsione aggravata in concorso. Questo il reato cui dovranno rispondere due uomini di
34 e 35 anni e una donna di 35 anni, arrestati dai carabinieri della stazione San Pietro.
Lo scorso 17 maggio, in zona San Cesareo, la vittima prescelta, un 63enne italiano, era stata fatta bersaglio della classica truffa dello specchietto, facendogli credere di aver danneggiato un prezioso orologio, da loro indossato, con lo specchietto retrovisore dell’auto e facendosi consegnare, in piu’ tranche, 3.000 euro per il danno subito. Lo stesso giorno, l’anziano era rimasto vittima di un’altra truffa, quando, a bordo della propria auto, gli avevano fatto credere di aver danneggiato lo specchietto di un’auto mentre viaggiava sulla Via Casilina.
Qualche giorno dopo, spacciandosi come appartenenti ad una nota famiglia criminale della Capitale, i truffatori lo hanno ricontattato chiedendo, sotto minaccia di ritorsioni, ulteriori 1.500 euro.
L’uomo a questo punto ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri ai quali ha raccontato la vicenda, a seguito della quale i militari hanno disposto un mirato servizio,presentandosi all’appuntamento prefissato dall’uomo con gli aguzzini, in zona Giardinetti, per la consegna del restante denaro. La scorsa sera, dopo lo scambio, i militari sono intervenuti ed hanno arrestati i tre malviventi. I due uomini dopo l’arresto sono stati trasferiti presso il carcere di Regina Coeli, mentre la donna e’ stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.