Si chiamava Michelle Maria Causo la 16enne trovata morta ieri pomeriggio in un carrello abbandonato accanto a un cassonetto in via Stefano Borgia, in zona Primavalle a Roma. Frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, a poca distanza da dove è stato trovato il corpo.
“Michelle era una ragazza intelligente, un po’ agitata, ma qui in questo quartiere difficile è facile”, racconta all’Adnkronos un ragazzo, compagno di scuola della giovane uccisa. “Andavamo insieme al liceo psicopedagogico Gassman, qui dietro”, aggiunge.
LA TESTIMONIANZA
A chiamare il 118, da cui poi è arrivata la chiamata ai poliziotti, è stato un passante che, al centralinista del numero per le emergenze, ha raccontato di aver visto un ragazzo trascinare un carrello della spesa dal quale gocciolava del sangue.
LE TELECAMERE
“Sono venuti i poliziotti a citofonarmi, poiché mia madre che vive con me era la custode della scuola sulla via, cercavano le telecamere. Quando però ho chiesto cosa fosse successo mi hanno risposto che non potevano dire nulla” racconta all’Adnkronos un residente della stessa strada. “Quando sono uscito con la mia compagna a vedere cosa fosse successo – continua – ho visto tantissimi poliziotti e un capolino di gente. Da lì la notizia è rimbalzata ovunque. Sono scioccato e preoccupato”.
IL PRECEDENTE
Il rinvenimento del corpo riporta la memoria a Ferragosto di sei anni fa, quando in un contenitore Ama in via Maresciallo Pilsudsky, ai Parioli, vennero trovate le gambe di Nicoletta Diotallevi, legate con del nastro da pacchi. A uccidere la donna e a liberarsi del corpo a pezzi era stato il fratello 62enne con cui viveva.