C’era circa un migliaio di persone ieri sera a Santa Maria Maggiore per la preghiera per la pace, voluta dalla diocesi di Roma. Una veglia pensata dopo lo scoppio della violenza in Medio Oriente, in Israele e nella Striscia di Gaza.
Il Rosario di fronte alla Salus Popoli Romani
Roma ha quindi risposto alle violenze che stanno insanguinando la Terra Santa con la potente ‘arma’ della preghiera. Davanti all’immagine della Beata Vergine Maria Salus Popoli Romani, esposta sul sagrato della Basilica di Santa Maria Maggiore. Ieri sera si è recitato il Santo Rosario per invocare il dono della pace in Israele e nella Striscia di Gaza, anche per tutto il mondo intero.
Il cardinale De Donatis: una preghiera audace
Tutti erano stati invitati a partecipare, ha detto ai media vaticani il cardinale Angelo De Donatis, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma. “Abbiamo deciso di pregare – ha sostienuto – proprio pensando alla drammatica situazione che stiamo vivendo. E lo faremo con un rosario meditato per chiedere a Dio, con insistenza, l’inaudito”. Il porporato ha spiegato anche che si è trattato di “una preghiera audace, capace di sperare nell’insperato, perché ci sentiamo molto poveri davanti a questa situazione. L’unico mezzo, forte, che abbiamo è la preghiera. Il Vangelo ci sprona: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”.