Minori stranieri, studiano meno e sono più poveri

In Italia, oltre un milione non ha la cittadinanza. Roma con 60mila presenze, ospita il numero più alto di ragazzi stranieri sotto i 18 anni

Meno possibilità educative per i figli di stranieri immigrati nel nostro Paese. A sostenerlo è la fondazione Openpolis, secondo cui l’incidenza della povertà assoluta cresce all’aumentare del numero dei bambini. La crisi, inoltre, avrebbe colpito più duramente le famiglie straniere che, in generale, vivono condizioni economiche peggiori di quelle italiane: quasi il 30% si trova, addirittura, in povertà assoluta. 

Nonostante gli studenti di origine straniera nati in Italia apprendano da subito la lingua italiana, questo non garantisce che siano state sempre acquisite quelle competenze linguistiche necessarie per proseguire gli studi nel secondo ciclo. Una circostanza in parte confermata dal dato sugli abbandoni scolastici, molto più alti tra i ragazzi e le ragazze stranieri: oltre un terzo di questi giovani lascia gli studi dopo la terza media. 

Nel nostro Paese, inoltre, ci sono più di un milione di giovani senza cittadinanza italiana. Bambini e ragazzi stranieri rappresentano il 10,6% dei residenti con meno di 18 anni, che in tutto sono 9,8 milioni. Le regioni dove la loro presenza è maggiore sono quelle del centro-nord. In Emilia-Romagna e in Lombardia sono stranieri circa il 16% dei minorenni. E costituiscono una presenza importante anche in regioni come Toscana, Umbria, Piemonte, Veneto, Liguria, Lazio. In termini assoluti, su un milione di minori stranieri residenti in Italia, 384mila (cioè quasi il 40%) abitano in due sole regioni: Lombardia e Lazio. 

Il comune di Roma, con oltre 60mila residenti stranieri sotto i 18 anni, è quello che ospita più giovani con una cittadinanza diversa da quella italiana. Ed è spesso nelle grandi città che tende a concentrarsi una quota importante di ragazzi stranieri, rispetto ai territori circostanti. Il 52% dei minori stranieri residenti nel Lazio abitano a Roma. 

Nella Capitale vivono quasi 460mila minorenni, ovvero il 15,9% dei residenti. Di questi, i ragazzi e le ragazze stranieri sono circa 63mila e vivono quasi tutti nelle periferie. Anche se c’è un’alta presenza anche in alcuni rioni del centro, come l’Esquilino: oltre 1.200 bambini non italiani, il 27% del totale. 

Secondo lo studio, il livello di vulnerabilità sociale in questi quartieri è superiore alla media romana, con l’eccezione di Marconi e Primavalle. In sei zone su dieci (Esquilino, Borghesiana, Centocelle, Torre Angela, Alessandrina) i livelli idi criticità sociale sono particolare alti anche per via di un maggiore disagio economico delle famiglie. 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014