Mentre si trovava ricoverata in una casa di cura, dove era stata sottoposta ad un intervento all’anca, una donna di 84 anni cadde dal letto procurandosi un trauma cranico che ne causò la morte. Per questa vicenda è stato condannato a 4 mesi di reclusione dal giudice monocratico di Roma il medico di guardia per l’accusa di omicidio colposo. Il fatto risale al 2012.
La vittima, Raffaella Toso, era stata ricoverata il 21 maggio di quell’anno presso la casa di cura Addominale Eur. Somministratole, dopo l’intervento, un farmaco antipsicotico per rilassarla e tranquillizzarla, la donna fu lasciata senza controlli. Durante la notte cadde e i paramedici che la trovarono riversa sul pavimento si limitarono a rimetterla a letto. La tac, per accertare le conseguenze di quanto avvenuto, venne effettuata ore dopo.
La paziente, in stato di coma, venne trasferita all’Aurelia Hospital dove morirà due mesi dopo. Per questa vicenda era finito sotto processo anche il chirurgo della clinica che però è stato assolto con la formula “per non aver commesso il fatto”. “E’ stata scritta una prima parola di giustizia – commenta l’avvocato Luigi Infante, legale di parte civile – in una triste vicenda di malasanità. Una anziana paziente è stata letteralmente abbandonata al suo destino all’interno di una casa di cura”.