Morte Saman: padre estradato dal Pakistan, arriverà a Ciampino

Carlo Nordio: Un passo in avanti affinché - dopo un atroce delitto - la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso

Shabbar Abbas, il padre di Saman, arriverà nelle prime ore della mattina di domani all’aeroporto di Roma Ciampino da cui, espletate le formalità di rito, sarà preso in consegna dalla Polizia penitenziaria e portato nella casa circondariale di Roma in attesa della definitiva traduzione in un carcere emiliano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Reggio Emilia. Lo spiega una nota congiunta della Procura di Reggio Emilia, dei carabinieri di Reggio Emilia e ministero dell’Interno. Domattina alle 10.30 il procuratore capo Calogero Gaetano Paci, incontrerà gli organi di informazione nel palazzo di giustizia reggiano (via Paterlini 1).

Personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale insieme ai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia, coordinati dalla Procura reggiana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, spiega la nota, oggi sono andati in Pakistan dove hanno preso in consegna dalle Autorità locali Shabbar Abbas.

“Un passo in avanti affinché – dopo un atroce delitto – la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso: il padre di Saman Abbas è stato estradato dal Pakistan ed è ora in viaggio verso l’Italia”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Dopo mesi di richieste e attese – spiega Nordio – il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del ministero della Giustizia per l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, imputato a Reggio Emilia per la barbara uccisione della figlia Saman, sparita da Novellara nella notte del 30 aprile 2021”.

“La consegna all’Italia dell’uomo – prosegue il ministro – rappresenta un importantissimo risultato, frutto di una intensa e proficua collaborazione del ministero della Giustizia – attraverso in particolare il Dipartimento degli Affari di giustizia – con gli uffici giudiziari di Reggio Emilia, con il ministero dell’Interno e con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Un traguardo – sottolinea – quasi insperato, per una procedura estremamente complessa e delicata, dal valore fortemente anche simbolico e dal significato ancor maggiore in assenza di accordi bilaterali di estradizione tra Italia e Pakistan”. “Voglio per questo ringraziare – conclude Nordio – le autorità pakistane, per aver compreso l’importanza per il nostro Paese di assicurare una piena risposta di giustizia per un delitto che ha sconvolto le nostre coscienze”.

L’uomo è ritenuto presunto responsabile, insieme alla moglie Nazia Shaheen (ancora latitante), al fratello Danish Hasnain, ai nipoti Nomanulhaq Nomanulhaq e Ijaz Ikram, dell’omicidio della figlia Saman avvenuto a Novellara la notte del primo maggio 2021. Dopo il delitto Shabbar e la moglie Nazia erano rientrati in Pakistan. Le indagini del nucleo investigativo reggiano e del Nor ella Compagnia di Guastalla, hanno raccolto elementi sulle presunte responsabilità penali dei cinque (attualmente a processo), a carico dei quali il 20 e il 28 maggio 2021 sono state emesse ordinanze di custodia cautelare in carcere dal Gip. Il 15 novembre 2022, l’arresto di Shabbar, pochi giorni prima che in Italia venisse trovato il corpo di Saman: le autorità di polizia pachistane, grazie all’attività dell’esperto per l’Immigrazione del dipartimento della pubblica sicurezza presso l’ambasciata d’Italia ad Islamabad, diedero esecuzione alla Red Notice-Interpol (richiesta d’arresto ai fini estradizionali). Al termine di un lungo procedimento giudiziario l’Alta Corte Pakistana, il 4 luglio 2023, ha giudicava applicabile la procedura di estradizione a carico di Shabbar Abbas. Sulla scorta del giudizio dell’Alta Corte, il Governo pakistano ha dato l’assenso, il 29 agosto.

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