Morte Satnam Singh: dopo Regione Lazio anche Comune di Latina sarà parte civile

La giunta della sindaca Matilde Celentano, con delibera approvata nella seduta di venerdì scorso, ha dato mandato all'avvocatura comunale

Dopo la Regione Lazio, anche il Comune di Latina si costituirà parte civile nel processo per la morte di Satnam Singh, il bracciante di nazionalità indiana morto il 19 giugno scorso dopo un gravissimo infortunio sul lavoro nelle campagne pontine di Borgo Santa Maria.

La giunta della sindaca Matilde Celentano, con delibera approvata nella seduta di venerdì scorso, ha dato mandato all’avvocatura comunale di presentare la dichiarazione di costituzione di parte civile del Comune di Latina al processo penale innanzi alla Corte d’assise del Tribunale di Latina a carico dell’imprenditore agricolo indagato per la morte di Satnam Singh.

Secondo la Procura il datore di lavoro dell’immigrato, dopo il grave ferimento, “avrebbe omesso il suo soccorso, con plurime condotte esecutive di un medesimo disegno criminoso, causandone la morte per shock emorragico dovuto dall’amputazione del braccio destro”.

La sindaca Celentano, il 9 gennaio scorso, venendo a conoscenza del rinvio a giudizio immediato dell’imprenditore per omicidio volontario, con fissazione dell’udienza al prossimo primo aprile, aveva espresso, con una nota indirizzata all’Avvocatura comunale, l’interesse dell’Ente alla costituzione di parte civile nel procedimento penale, evidenziando in particolare che “la dolorosa vicenda aveva destato l’attenzione della collettività e suscitato il rafforzamento dell’impegno dell’Amministrazione comunale a garantire i diritti dei lavoratori stranieri insediati sul territorio”.

“L’Avvocatura comunale – ha affermato il sindaco Celentano – ha ritenuto fondate le motivazioni per procedere alla dichiarazione di costituzione di parte civile dell’Ente, con la richiesta dei danni subiti e subendi in conseguenza dei reati ascritti all’imprenditori. La costituzione di parte civile è un atto dovuto nei confronti di chi è rimasto vittima di un indegno sfruttamento lavorativo, in spregio ai diritti umani, e nei confronti dell’imprenditoria locale che con onestà rappresenta l’eccellenza del territorio nel campo dell’agricoltura. Da quando è avvenuta questa immane tragedia, mi sono personalmente interessata anche alla vicenda umana di Soni Soni, la giovane compagna di Satnam Singh, testimone dei fatti che oggi vedono a processo l’imprenditore agricolo. Oltre ad aver chiesto all’avvocato Giovanni Lauretti, presidente dell’Ordine degli avvocati di Latina, di assistere la giovane donna, abbiamo attivato tutti i servizi e procedure che garantiscono la sua tutela nell’ambito di un percorso finalizzato alla sua autonomia e al suo pieno reinserimento sociale”, conclude la sindaca Celentano.

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