E’ stata effettuata ieri l’autopsia sul corpo di Francesco Valdiserri, il giovane travolto e ucciso da una auto mentre si trovava su un marciapiede di via Cristoforo Colombo, a Roma.
L’esame autoptico si e’ svolto all’istituto di medica legale del Policlinico di Tor Vergata. I funerali del ragazzo sono fissati per domani alle 12 nella chiesa di Santa Maria Liberatrice nel quartiere Testaccio.
Anche Francesco Totti si unisce al cordoglio per la scomparsa di Francesco Valdiserri. Attraverso un messaggio inviato al Corriere della Sera, l’ex calciatore ha voluto manifestare la sua vicinanza ai genitori del ragazzo, Luca Valdiserri e Paola Di Caro, che lavorano come giornalisti proprio presso il noto quotidiano.
“Quando arriva la notizia della perdita di un figlio in questo modo non sai da dove iniziare a scrivere – scrive Totti – Luca e Paola hanno percorso la mia crescita da ragazzo a uomo fino a padre. Da giovane calciatore a professionista, la strada è stata lunga… E quando chiamano il figlio Francesco, cosa puoi dire oggi? Mi sento solo di stringerli a me con tanto affetto, per un dolore così grande che non si può neanche immaginare. Paola, Luca e Daria vi sono vicino con il cuore. Francesco sarai per sempre un angelo”.
Le indagini
La Procura di Roma ha chiesto la convalida dell’arresto di C. S., la ragazza di 23 anni che con la propria auto ha travolto e ucciso, nella notte tra mercoledì e giovedì, Francesco Valdiserri. Nei confronti della giovane il pm Erminio Amelio contesta il reato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebrezza. L’interrogatorio davanti al gip si terrà, con ogni probabilità, lunedì. La 23enne si trova agli arresti domiciliari.
Disposta anche una perizia sul telefono cellulare della giovane. Obiettivo del pm Erminio Amelio, titolare del fascicolo, è accertare se la ragazza stesse utilizzando il telefono negli istanti precedenti al tragico incidente. Chi indaga disporrà anche una perizia per accertare la velocità a cui viaggiava la Suzuki Swift. Un elemento importante quello della velocità perché nel caso in cui dovesse essere accertato che il mezzo procedeva ad una velocità superiore ai 70 km/h per la 23enne potrebbe scattare una ulteriore aggravante, oltre a quella già emersa della positività all’alcol, che potrebbe alzare la condanna fino ai 15 anni. Sul tratto di strada interessato dall’incidente non sono stati individuati segni di frenata.