“Sono preoccupata, si tratta di vicende tutte uguali. Quello che avviene un istante dopo la notizia di vicende come queste, avviene sempre con le stesse dinamiche e meccanismi. Nessuno mette in discussione l’abilità e l’operato della parte per bene delle forze dell’ordine. Resta il fatto che di fronte a simili accadimenti assistiamo a prese di posizione preventive”. Lo ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il geometra detenuto morto all’ospedale Pertini di Roma, la quale ha commentato la vicenda del tunisino deceduto giovedì scorso ad Empoli dopo essere stato colto da un malore durante un intervento di polizia.
“All’indomani della morte di mio fratello – spiega Ilaria Cucchi -, l’allora ministro La Russa dichiarava davanti alle telecamere di non saperne nulla ma di essere certo dell’onorabilità dei carabinieri. Oggi invece sappiamo che non era così. E oggi Salvini interviene e fa il giudice. Non abbiamo fatto passi in avanti: sarebbe bene aspettare di capire meglio prima di assumere posizioni. Intanto diamo sostegno, abbraccio e condoglianze alla famiglia”.
Anche l’associazione ‘Stefano Cucchi Onlus’ ha espresso solidarietà alla famiglia del tunisino morto, aggiungendo:”Non capiamo queste prese di posizione preventive da parte dei rappresentanti delle istituzioni e per questo siamo preoccupati”.