Municipio Roma VI: apre l’ufficio per l’assegno di inclusione

La nuova sede dedicata all'erogazione della misura di contrasto alla povertà, entrata in vigore lo scorso primo gennaio, sostituendo il reddito di cittadinanza, è stata inaugurata in via Casilina

Inaugurazione del primo Ufficio per l'assegno d'inclusione nel Municipio Roma VI. Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, l'assessore capitolino al Personale e servizi per la Città dei 15 minuti, Andrea Catarci, l'assessora capitolina alle Politiche sociali, Barbara Funari, e il presidente del Municipio Roma VI, Nicola Franco.

Apre a Roma, nel Municipio VI, il primo Ufficio assegno d’inclusione. La nuova sede dedicata all’erogazione della misura di contrasto alla povertà, entrata in vigore lo scorso primo gennaio, sostituendo il reddito di cittadinanza, è stata inaugurata in via Casilina, vicino alla fermata della metropolitana Grotte Celoni.

Nel nuovo ufficio comunale ci saranno 14 dipendenti, che nelle prossime settimane arriveranno a 18, e forniranno tutti i servizi legati ai percettori dell’assegno: oltre all’erogazione del contributo, sarà possibile chiedere informazioni e avere accesso ai servizi di assistenza ai minori e di mediazione culturale. In particolare, sono due i progetti che verranno portati avanti: il primo è di supporto e sostegno a nuclei fragili, un’attività di sostegno domiciliare psicologica, educativa, di orientamento sul lavoro e alle questioni inerenti alla casa. Altro progetto riguarda invece 32 laboratori che includono anche quelli di socializzazione e di sostegno alla genitorialità. Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, l’assessore capitolino al Personale e servizi per la Città dei 15 minuti, Andrea Catarci, l’assessora capitolina alle Politiche sociali, Barbara Funari, e il presidente del Municipio Roma VI, Nicola Franco.

“Apriamo il primo spazio a Roma dedicato a chi ha bisogno di sostegno al reddito”, ha affermato l’assessore Catarci. “Ci sono tante persone che prima facevano affidamento sulle imperfette norme precedenti e che oggi si dovranno accontentare di altrettante norme imperfette. Ma c’è tanto bisogno di sostegno al reddito, soprattutto in questo territorio. Speriamo che anche in altre parti di Roma vengano aperti altri uffici, perché se nella Capitale il reddito medio è superiore a 30 mila euro, in zona Spagna e ai Parioli il reddito medio è 78 mila euro, mentre a Borghesiana e alle Torri è di circa 19 mila. Quindi c’è grande bisogno di politiche di redistribuzione e di un sostegno al reddito per chi non arriva alla fine del mese. Altra questione è che la dimensione del reddito viene aggravata dalla difficoltà di arrivare ai servizi, servono servizi di prossimità. Ogni piccolo tassello è un risultato importante ma che ci fa vedere quanto manchi ancora a migliorare le condizioni di vita dei cittadini, dal centro fino all’ultima delle periferie”, ha concluso.

“Nel Municipio Roma VI sono 4 mila le domande nel passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione”, ha dichiarato l’assessora Funari. “Come dipartimento – ha aggiunto – stiamo cercando di utilizzare la quota servizi del fondo povertà, che nelle amministrazioni precedenti si faceva fatica a spendere. Abbiamo una grande opportunità di rispondere alle difficoltà ma anche alle opportunità che questo territorio ha. È un Municipio giovane, c’è una prospettiva di futuro per la nostra città e di aprire luoghi di prossimità. Questo è un modello che possiamo replicare insieme, così come abbiamo chiesto anche agli altri 14 Municipi. Auspichiamo che vengano aperti altri uffici, abbiamo sollecitato i Municipi ad attingere a questi fondi”, ha concluso.

“Questa è un’opportunità per questo territorio, oggi siamo i primi e al momento gli unici ad aver usufruito di questa opportunità e inauguriamo a Roma un punto importante e un servizio per i nostri cittadini”, ha sottolineato il presidente del Municipio Roma VI, Nicola Franco. “È un grande onore essere i primi – ha aggiunto – ma è un grande dovere verso un territorio che ha il record per numero di percettori dell’ex reddito di cittadinanza. Ci sarà tanto lavoro, parliamo di decine di migliaia di persone che verranno qui e che dovranno dimostrare di avere i requisiti per percepire il reddito. È un servizio che diamo al Municipio più povero di Roma. Sono strumenti che ci aiuteranno a sostenere tutti i cittadini e che insieme all’ufficio anagrafico inaugurato a Ponte di Nona contribuiscono ad aprire il Municipio al territorio”, ha concluso.

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