Municipio VIII: piccioni morti e rischio amianto, la denuncia dei dipendenti capitolini – VIDEO e FOTOGALLERY

"Sono passati tre anni dalla prima lamentela e il tetto al terzo piano è ancora sfondato, piove dentro e le stanze si allagano, ci sono carcasse di uccelli morti per terra e tutto è lasciato all'abbandono", racconta un’impiegata

Gli ambienti del terzo piano dell'edificio comunale in circonvallazione Ostiense 191 a Roma.

Guano e carcasse di piccioni, sporcizia, allagamenti e timori per la possibile presenza di amianto nelle canne fumarie dell’edificio. Secondo i dipendenti del dipartimento capitolino in zona Ostiense a Roma, a diciotto mesi dalla prima denuncia, la situazione in cui versa il terzo piano dell’edificio comunale è a un passo dall’emergenza sanitaria.

La condizione di degrado dei locali, concentrata principalmente all’ultimo piano, per questo in disuso, preoccupa i circa 400 dipendenti che – dopo la fase di lavoro agile – ora si recano quotidianamente negli uffici dipartimentali dell’Ambiente, delle Pari opportunità e della Ragioneria.

“Sono passati tre anni dalla prima lamentela e il tetto al terzo piano è ancora sfondato, piove dentro e le stanze si allagano, ci sono carcasse di uccelli morti per terra e tutto è lasciato all’abbandono”, racconta un’impiegata.

 

“C’era stato un intervento da parte dell’Asl qualche anno fa, ma nulla è cambiato – prosegue un altro lavoratore -. Anche al secondo piano, dove ho l’ufficio, l’illuminazione è insufficiente e gli estintori vengono utilizzati per tenere aperte le porte”. Se scoppiasse un incendio i rischi sarebbero notevoli. “Inoltre – aggiunge un collega – l’impianto dei condizionatori per tutto l’edificio si trova al terzo piano, abbiamo paura ci possano essere contaminazioni. Non sono a norma le condizioni igieniche”. Il tutto tra pile di scatoloni, materiale d’archivio e oggetti elettronici accatastati sui pavimenti di altre stanze dello stesso piano.

Già due richieste, una nel luglio del 2019 e l’altra nel maggio del 2021, da parte del sindacato Fp Cgil di Roma e Lazio all’Asl competente affinché verificasse le “diverse criticità afferenti alla sicurezza sul luogo di lavoro” e “la presenza di eternit nell’edificio, a partire dalle canne fumarie e discendenti”, si legge nel documento inviato al Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (Spresal). Il sopralluogo è stato svolto, ma nonostante le varie richieste di accesso agli atti, né i dipendenti né il sindacato hanno mai potuto visionare il verbale redatto dagli ispettori. “Per conoscere l’esito dei sopralluoghi abbiamo presentato accesso agli atti al Municipio VIII, competente per la manutenzione del territorio, e all’ex dipartimento Ambiente e all’ufficio Spreasal della Asl. I primi due organi hanno respinto la richiesta motivandola con la non detenzione degli atti, la Asl ha prima differito l’accesso e successivamente ha respinto la richiesta poiché a conclusione dell’attività ispettiva si è aperto un procedimento penale presso la procura di Roma”, si legge in una lettera del sindacato inviata alcuni giorni fa al sindaco Roberto Gualtieri e ad altri vertici di Palazzo Senatorio.

In attesa della risposta, in questi mesi – complici il forte caldo e i condizionatori in tilt – tra i lavoratori è montato lo sconforto, tenuto conto che già nel gennaio del 2021 la gara da 850 mila euro per la manutenzione dell’edificio è andata deserta, e di nuovi bandi per il momento non se ne sente parlare tra i corridoi di Circonvallazione Ostiense 191. “Quest’inverno, non appena insediata la consiliatura, su segnalazione dei dipendenti abbiamo risolto il problema dei riscaldamenti, i quali non funzionavano”, replica il presidente della commissione capitolina Ambiente, Giammarco Palmieri. “Riguardo alle altre questioni, che sono state sollevate anche a noi, mi impegno a far fare una verifica sui climatizzatori e sulla pulizia dell’ultimo piano. Solleverò il problema alle strutture competenti, garantire la sicurezza dei lavoratori è una nostra priorità”, conclude.

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