Navalnyj: per il terzo giorno di fila alla madre è stato negato di vedere il corpo

È quanto riferito oggi su X da Kyra Yarmysh, sua storica portavoce, secondo cui la madre del dissidente russo "non è stata autorizzata" ad accedere all’interno dell’obitorio

Per il terzo giorno di fila alla madre di Aleksej Navalnyj è stato negato di vedere il corpo del dissidente russo. È quanto riferito oggi su X da Kyra Yarmysh, sua storica portavoce, secondo cui la madre di Navalnyj “non è stata autorizzata” ad accedere all’interno dell’obitorio dove dovrebbe trovarsi il corpo.

“La madre di Aleksej e i suoi avvocati sono arrivati all’obitorio questa mattina presto. Non è stato loro permesso di entrare. Uno degli avvocati è stato letteralmente spinto fuori. Quando è stato chiesto al personale se il corpo di Aleksej fosse lì, non c’è stata alcuna risposta”, ha scritto Yarmysh.

Il Comitato investigativo russo ha fatto sapere alla madre e agli avvocati di Navalnyj che è stata prolungata l’indagine sulle circostanze della morte del dissidente. “Per quanto tempo durerà non è noto. La causa della morte ‘non è ancora stata stabilita’”, ha scritto Yarmysh su X, aggiungendo: “Mentono, prendono tempo e non lo nascondono nemmeno”.

Il 16 febbraio, il Servizio penitenziario federale ha annunciato che Navalnyj è morto in una colonia penale nel villaggio di Kharp, nel distretto di Jamalo-Nenets. Sabato la madre di Navalnyj è giunta alla colonia, ma le è stato detto che il corpo del dissidente era stato trasferito all’obitorio di Salekhard. Arrivata sul posto, la donna ha scoperto che l’obitorio era chiuso e, dopo varie telefonate con le autorità competenti, alla madre e agli avvocati di Navalnyj è stato detto che il corpo non si trovava lì.

Il portale indipendente Mediazona ha riferito ieri che, utilizzando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile seguire le tracce del convoglio del Servizio penitenziario federale, che nella notte del 17 febbraio stava viaggiando dalla città di Labytnangi, la più vicina alla colonia dove si trovava Navalnyj, verso Salekhard. Secondo il portale, questo convoglio sarebbe stato preposto al trasporto del corpo del dissidente. In meno di due giorni, oltre 46 mila persone hanno inviato, tramite il servizio Woodpecker dell’organizzazione per i diritti umani Ovd-Info, un appello al Comitato investigativo della Federazione Russa per chiedere che il corpo di Navalnyj venga restituito alla sua famiglia.

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